La Valdinievole si conferma terra di eccellenze. Per la lunga serie di montecatinesi ambasciatori di cultura nel mondo, Pierluigi Di Pasquale, scrittore conosciuto e apprezzato, ha da poco concluso il suo lavoro "L’ingiusto processo al Gesù di Scorzese" edito da Baldini+Castoldi. Si tratta di una lucida disamina su quella che Di Pasquale definisce: "La nuova inquisizione contro il film di Scorzese". Parliamo de L’ultima tentazione di Cristo, pellicola che fin dalla sua genesi ha generato una spaccatura tra fan e hater. Il lavoro di Di Pasquale è il primo in assoluto pubblicato in Italia sull’argomento. "Già lo straordinario romanzo dal quale è stato tratto il film - spiega Di Pasquale - nonostante la profonda fede dimostrata dall’autore nelle pagine di quest’opera, venne inserito nell’Indice dei libri proibiti dalla Chiesa cattolica. Inoltre, con questa pubblicazione iniziò la persecuzione da parte della Chiesa ortodossa all’autore Kazantzakis, al quale, quando morì, fu rifiutata la sepoltura in terra consacrata. Contro questa ottusa intransigenza, più di trent’anni dopo, dovette scontrarsi anche Martin Scorsese, che subì accuse feroci e boicottaggi".
Nel 1983, a quattro giorni dal primo ciak e nonostante cinque milioni di dollari già spesi, la Paramount, intimidita dalle proteste e dalle minacce dei cristiani integralisti, decise di annullare il progetto. "Anche quando Scorsese, cinque anni dopo, riuscì a realizzare - aggiunge lo scrittore montecatinese - il suo tanto desiderato film su Gesù, ci furono manifestazioni violente di fanatici che squarciarono gli schermi e bruciarono le pellicole, arrivando a incendiare i cinema dove veniva proiettato. In molti Paesi la distribuzione del film non fu neanche autorizzata". Negli Stati Uniti furono pubblicati alcuni libri quando uscì il film che raccontano solo la controversia avvenuta oltreoceano. "Io ho voluto soprattutto scrivere una difesa del film di Scorsese, che provocò un’accesissima polemica sulla presunta blasfemia dell’opera, subendo, per l’appunto, un ingiusto processo. Ho inoltre voluto dedicare ampio spazio all’autore del romanzo, Nikos Kazantzakis, sicuramente il maggior scrittore greco del Novecento. Quando stavo già quasi terminando la prima stesura del mio saggio, nel marzo dello scorso anno, è stato pubblicato il libro di Martin Scorsese e padre Spadaro intitolato Dialoghi sulla fede, in cui il regista conferma la sua volontà di rispondere a un appello di papa Francesco realizzando un nuovo film su Gesù. Per me questo è stato un caso fortunatissimo, che mi ha fatto capire che stavo percorrendo la strada giusta, ma anche che dovevo affrettarmi. Queste fortunate coincidenze hanno favorito l’interessamento da parte di Elisabetta Sgarbi al mio saggio, e pubblicarlo con una così importante editrice è stata per me una grandissima gioia".
La colpa e la redenzione sono i poli tematici presenti in quasi tutti i film del regista italoamericano. È evidente come la formazione cattolica abbia profondamente influenzato tutta la sua filmografia. "Da giovane, il regista tentò anche la via del sacerdozio andando a studiare in seminario. Scorsese è un cineasta con una profondissima fede in Cristo, che più della verità ama la ricerca della verità. Può essere considerato un eretico, ma nella sua accezione più positiva".
Giovanna La Porta