Un giardino per non dimenticare, dove d’ora in poi risuoneranno le voci allegre dei bambini che giocano, ma con uno spazio riservato alla riflessione e al silenzio. Quarrata da ieri ha un’altra nuova area verde a Vignole, dove si può stare seduti vicini e trascorrere tanti momenti di aggregazione, ma non dimentica i suoi concittadini che non ci sono più, strappati alle loro famiglie dalla pandemia. Si chiama "Giardino dell’abbraccio", un nome per ricordare quanto può essere bello vivere insieme serenamente, senza i timori di contagio e gli obblighi di distanziamento. Quegli abbracci che quando venne ideato il giardino, nel pieno della pandemia da Covid, sembravano impossibili, vivendo un incubo che pareva non finire mai.
Come disse a febbraio del 2021 l’allora sindaco Marco Mazzanti, presentando il progetto nel campo all’epoca incolto, dove erano stati invitati anche i parenti delle vittime del Covid: "Tra venti, trenta, cinquanta anni quando le persone passeranno da questo giardino, probabilmente si chiederanno perché nel 2021 la comunità di Quarrata sentì l’esigenza di dedicare un’area ad un gesto così semplice come l’abbraccio. Approfondendo capiranno che ai nostri tempi, per la pandemia da Covid19, scambiarsi un abbraccio non era così scontato". Ieri mattina all’inaugurazione del parco (costato 250mila euro), era presente anche l’ex sindaco Mazzanti, insieme all’attuale Gabriele Romiti, all’assessore ai lavori Pubblici Patrizio Mearelli e all’architetto progettista Franco Pisani. Con loro gli studenti dell’Istituto Comprensivo Mario Nannini di Vignole, che hanno eseguito l’Inno d’Italia e alcuni brani musicali. Il giardino è organizzato in due spazi distinti e ricco di simbologie: l’area con moduli geometrici e i cipressi intervallati richiama la rigidità delle norme del distanziamento, nell’altra c’è il prato libero da ostacoli e con muretti bassi utilizzabili come sedute. Nel giardino è stata installata un’opera in marmo, con due figure forme che tendono l’una verso l’altra senza toccarsi. Lo spazio tra di loro di pochi centimetri è una sorta di mirino ottico che il 9 Marzo di ogni anno – giorno d’inizio del periodo in cui il Paese si fermò per la pandemia - individuerà il punto ad est in cui sorge il sole. "Sono molto felice – ha osservato il Sindaco Romiti - di poter inaugurare questo giardino, un progetto nato in un momento storico che ci ha segnati tutti, e che ora si apre alla città, non solo come luogo di memoria di quanto successo, ma anche e soprattutto come un luogo di aggregazione per ragazzi e famiglie".
Daniela Gori