Il gruppo Iononcisto: "Polemica strumentale"

I consiglieri comunali si dicono "indignati" e attaccano i sindaci

Il gruppo Iononcisto: "Polemica strumentale"

Il gruppo Iononcisto: "Polemica strumentale"

I consiglieri comunali del gruppo Iononcisto, favorevole alla dismissione dell’inceneritore, si dicono indignati per "l’uso strumentale della questione di posti di lavoro". "Gli unici responsabili della preoccupazione esternata dai dipendenti è esclusivamente dei sindaci – sostiene il gruppo Iononcisto - i quali non solo non hanno assicurato la riconversione come previsto, ma anzi, remano evidentemente a favore del prolungamento della vita di un impianto obsoleto, dannoso per la popolazione. I sindacalisti sanno infatti bene – continuano i consiglieri del gruppo - che i lavoratori possono essere ricollocati, basta che le amministrazioni lo vogliano. Gli stessi sindacalisti se la prendano quindi in primis con chi ha messo a rischio i posti di lavoro, cioè le amministrazioni in carica, e non con una popolazione che, dopo 40 anni, chiede il rispetto degli impegni dati. Se fosse stato avanzato un progetto di riconversione – conclude la nota di Iononcisto - l’occupazione, a Montale, sarebbe triplicata. Nessuno è a favore dei licenziamenti: i posti di lavoro si possono salvare. Basta volerlo. Ma forse è più facile strumentalizzare 32 famiglie per far passare l’idea della proroga".

Due dei consiglieri del gruppo, Lorenzo Bandinelli del centrodestra e Barbara Innocenti della lista Insieme per Montale, definiscono "ignobile e deprimente la strumentalizzazione politica contro di noi della tutela dei posti di lavoro. La nostra è una richiesta di legalità – aggiungono - e di rispetto degli impegni presi nei confronti della comunità di chiusura del processo di incenerimento che i sindaci Betti e Romiti stanno clamorosamente negando dopo reiterate promesse. La premessa di ogni nostra posizione – sostengono con forza i due consiglieri - è che i posti di lavoro vanno e devono essere tutelati. Eppoi attenzione – precisano - noi abbiamo sempre parlato di chiusura del processo di incenerimento e di riconversione dell’impianto in altra struttura che necessiterà di posti di lavoro e senza la perdita di alcun posto; anzi in una nuova struttura i posti saranno incrementati. Accusandoci di voler mandare a casa 34 persone – affermano Bandinelli e Innocenti - stanno facendo un gioco al massacro sulla pelle dei lavoratori che invece noi vogliamo tutelare più di un’altra cosa. Se questo è il tono della campagna elettorale – aggiunge Bandinelli che è candidato a sindaco del centrodestra – è il sindaco Betti a non rispettare per primo il suo impegno che aveva preannunciato in conferenza stampa ed è veramente deprimente un comportamento di questo tipo".

Giacomo Bini