Blub, che con Banksy è fra i più grandi street artist contemporanei, ci ha rilasciato una preziosa intervista.
Perché tiene nascosta la sua identità? "Non è stata una scelta, è accaduto! Credo sia perché sono di natura riservata, non mi piace apparire. I miei lavori invece sì!"
Cosa prova quando dipinge? "Quando sono nel flusso sparisco e il dipinto si realizza da solo, ma non sempre, peccato".
C’è una relazione fra le sue opere e l’amore per il mare? "Certamente, l’acqua è il mio elemento. È un mondo parallelo, in acqua mi sento come se attraversassi un portale per entrare in una dimensione sconosciuta".
Com’è nata la sua passione per la street art? "Dipingo da sempre, ma non avrei mai pensato di fare street art, è successo mio malgrado. Sai quando tutto cospira per far sì che tu faccia una certa cosa senza averla progettata? Accade e basta".
Qual è stato il luogo dove ha lavorato che ha amato di più? "Ah, difficile domanda. Ce ne sono molti; preferisco quelli spot dove un mio personaggio si sposa alla perfezione nel contesto dove viene collocato. Cerco una sinergia di perfetta estetica e bellezza. Non sempre la trovo. Forse ’I duchi di Urbino’ a Orsanmichele o ’Il Dante’ in via dell’Inferno a Firenze".
È spaventato dal futuro? "La decadenza è al culmine ma sono certo che ci sarà una rinascita. Quando il periodo è più buio, più si avvicina la luce".