Il museo del basket: "Il progetto c’era già. Con il materiale di Chimenti"

Laluna, ex assessore, interviene dopo l’appello lanciato dal professor Tozzini "Un sogno che risale agli anni ’90, quando in campo c’erano Joe e Kobe Bryant".

Il museo del basket: "Il progetto c’era già. Con il materiale di Chimenti"

Laluna, ex assessore, interviene dopo l’appello lanciato dal professor Tozzini "Un sogno che risale agli anni ’90, quando in campo c’erano Joe e Kobe Bryant".

Il museo del basket al Palavinci proposto da Giacomo Tozzini, chef e docente all’istituto alberghiero Martini, non è un’idea nuova. Il sogno, nel tempo, è stato accarezzato da amministratori, coach, arbitri, giornalisti montecatinesi. Bruno Ialuna, scrittore, docente, allenatore di pallacanestro, già assessore del comune di Montecatini, dopo aver letto l’appello lanciato attraverso il nostro giornale, interviene sul tema e rilancia: "Praticamente era tutto già pronto negli anni Novanta. La collezione del museo del basket di Altopascio, creato dal Giorgio Chimenti di Spianate, fu esposta per l’ultima volta al pubblico nel 1990 all’Apt di Montecatini, con una mostra curata da Fabrizio Brancoli e Monica Monti, nell’ambito del mitico Trofeo Piattelli che organizzavamo a scopo benefico. In quell’anno giocarono Joe e Kobe Bryant. Momenti indimenticabili, del resto in quegli anni la Toscana era il granducato della pallacanestro. Da Spianate sono passati mostri sacri della palla a spicchi e con Montecatini c’era un filo diretto. Dopo il torneo e l’esposizione il materiale tornò ad Altopascio e i gestori del museo, visto il successo, portarono tutto a Lucca, con grandi promesse, ma oggi non si sa che fine abbia fatto il tutto. Nel 1999, quando ero assessore per la prima volta, individuai pure uno spazio per il museo del basket, al piano terra dell’ex scuola De Amicis, che negli intenti dell’amministrazione Messeri doveva diventare la casa delle associazioni culturali Montecatinesi, mentre i vigili dovevano andare alla ex Lazzi. Poi cambiò la giunta è tutto si fermò. Andrea Niccolai, Mario Boni, Claudio Crippa, Joe Bryant, Giacomo Zatti, Giovanni Papini, Stefano Michelini sarebbero dovuti diventare ambasciatori del museo con i giornalisti Luca Corsolini, Fabrizio Brancoli e Sandro Sabatini".

Un vero peccato. Lo conferma Sergio Guidi, presidente fino a pochi giorni fa della Nba Altopascio: "La collezione di Chimenti, arbitro internazionale, conteneva cimeli preziosi. Anche il pallone con cui per la prima volta l’Italia aveva battuto gli USA. Giorgio era riuscito a portarlo via dopo aver arbitrato il match. Dopo un lungo giro, quasi tutto è finito a Udine. Un museo? Bisognerebbe riuscire a recuperare quegli oggetti". Che, messi insieme alla collezione di Tozzini potrebbero costituire un patrimonio di raro valore.

Giovanna La Porta