Il nodo del glifosato. Coldiretti vuole vietarlo. E Avi chiede chiarimenti

Michelucci: "L’uso dei tifosanitari si basa su dati scientifici"

Il nodo del glifosato. Coldiretti vuole vietarlo. E Avi chiede chiarimenti

Alessandro Michelucci, presidente dell’Associazione Vivaisti Italiani

Una ricostruzione che, al momento, lascia interdetta l’Associazione Vivaisti Italiani rappresentata dal suo presidente Alessandro Michelucci, che ha chiesto ufficialmente chiarimenti in merito. Tutto nasce da un articolo de "Il Foglio" dei giorni scorsi che racconta come si è svolta l’assemblea nazionale di Coldiretti che ha visto la presenza, come nuovo membro della Giunta stessa, di Antonella Polimeni, Rettrice della Sapienza. L’oggetto del contendere è l’intenzione della stessa associazione di bandire l’utilizzo del glifosato in opposizione alle normative europee e all’Efsa (Autorità europea per la sicurezza ambientale). Presenze di spessore all’evento, utili anche per capire che tipo di linea dovrà essere mantenuta da Coldiretti sul tema.

"Questa notizia – afferma Alessandro Michelucci, presidente di Avi – solleverebbe molte preoccupazioni e interrogativi nel settore agricolo perché riteniamo essenziale che ogni decisione riguardante l’uso di prodotti fitosanitari come il glifosato sia fondata su dati scientifici rigorosi e trasparenti. E’ per questo che chiediamo a Coldiretti chiarimenti ufficiali perché, in un contesto in cui l’agricoltura italiana deve affrontare sfide sempre più complesse, è fondamentale che le nostre scelte siano guidate da evidenze scientifiche e dalla volontà di garantire la sostenibilità ambientale e la sicurezza alimentare".

In termini tecnici, la Commissione Europea ha approvato l’uso del glifosato per altri dieci anni, arrivando pertanto a fine 2033: questo perché, fra gli stati membri dell’unione europea, non si è arrivati a maggioranza qualificata sull’argomento. In ambito pistoiese, invece, è fondamentale mantenere una certa unità d’intenti tra Coldiretti e Avi alla luce delle prossime, importanti e decisive sfide, proprio su questo tipo di prodotti e quelle che potranno essere le alternative dirette in tema di fertilizzanti e fitofarmaci.