Il prolungarsi dei tempi dell’intervento di Ponte all’Abate preoccupa profondamente le aziende e le associazioni di categoria. Cna, Confindustria e Confartigianato intervengono con un comunicato congiunto, chiedendo che l’attenzione dei vertici istituzionali: "Si traduca in azioni decisive, con garanzie sui tempi di completamento dei lavori e sull’erogazione dei sostegni promessi". I tre presidenti, rispettivamente Paolo Bonelli, Daniele Matteini e Andrea Berri, chiedono: "Ulteriori dettagli sui tempi di conclusione dell’opera, risposte chiare e tempestive da fornire in uno specifico incontro che richiediamo a Regione, Province e Sindaci interessati, modalità e tempi di erogazione dei sostegni economici annunciati".
Chiedono quindi: "La definizione di un percorso per l’individuazione di una soluzione più strutturale per la viabilità di Collodi e di Villa Basilica attraverso un progetto di variante agli attuali tracciati". Il tema dei ristori è toccato anche da Aldo Morelli, ex assessore della giunta Giurlani: ha osservato come, nel comunicato successivo alla visita del governatore Eugenio Giani al cantiere non si sia parlato di ristori alle imprese, mentre, rileva: "Negli stessi giorni il sindaco di Larciano Lisa Amidei, delegata provinciale alla viabilità, va a Pontenuovo, altro ponte chiuso da mesi per lavori, e tranquillamente informa che con la Regione si sta lavorando per trovarli. Quando si farà la legge per Pontenuovo – è l’invito di Morelli – vi invitiamo a ricordare che ci sarebbe anche Ponte all’Abate".
"Ci aspettiamo risposte concrete, con un’assunzione di responsabilità che consenta alle imprese di pianificare, per questo – afferma Bonelli – chiediamo che venga aperto un tavolo con le associazioni di categoria in rappresentanza delle imprese del territorio". "La prospettiva di ulteriori ritardi del cantiere e l’assenza di alternative viarie stanno mettendo in seria difficoltà le aziende – aggiunge Berri – già provate da anni di incertezze economiche. È urgente che si passi ad azioni concrete: garantire tempi certi per il completamento dei lavori, erogare i sostegni promessi e pianificare soluzioni strutturali per migliorare la viabilità. Le imprese hanno bisogno di risposte immediate. Per questo chiediamo un incontro urgente con Regione, Province e Sindaci".
"Credevamo – commenta infine Matteini – che quanto già accaduto nella zona fosse utile per definire modus operandi e tempi della più impegnativa messa in sicurezza del Ponte all’Abate. Ci rammarichiamo che non si sia colta l’unica opportunità che sarebbe potuta derivare da queste negative contingenze: pianificare un sistema viario alternativo all’attuale, idoneo a questa parte di territorio".
Emanuele Cutsodontis