Il nodo di via Tripoli. La speranza di Gabbani: "Pressioni di Rfi?. Il Comune resista"

L’ex assessore ai Lavori pubblici sulla possibile chiusura del passaggio a livello

Il nodo di via Tripoli. La speranza di Gabbani: "Pressioni di Rfi?. Il Comune resista"

Il nodo di via Tripoli. La speranza di Gabbani: "Pressioni di Rfi?. Il Comune resista"

"Ho sempre sostenuto che, contemporaneamente, al progetto di raddoppio ferroviario della tratta Pescia-Pistoia, avrebbe dovuto sparire prima il binario a raso, e sarebbe stato necessario procedere poi in sopraelevazione o, meglio ancora, con l’interramento. In più di un’occasione ho portato la problematica all’attenzione del consiglio comunale, ma purtroppo le amministrazioni che si sono susseguite dal 2009 a oggi erano concentrate, si fa per dire, a salvare le Terme e di altro non si sono occupate". Andrea Gabbani, docente e architetto, è stato assessore ai Lavori pubblici nel secondo mandato della giunta guidata da Ettore Severi, consigliere di minoranza per Forza Italia nei due mandati di Severi, e, poco dopo l’insediamento della giunta di Luca Baroncini, di nuovo all’opposizione con i Bagnaioli. Oggi, dopo il sostegno dato all’amico Claudio Del Rosso, è fuori dall’assemblea cittadina. La lettera inviata al Comune da parte di Rete Ferroviaria Italiana, dove viene sondata la disponibilità per l’abbattimento del passaggio al livello di via Tripoli, lo spinge ad alcune riflessioni.

Gabbani, come vede la situazione della linea ferroviaria e le conseguenze dei lavori per il raddoppio in Valdinievole?

"Purtroppo le risorse economiche impegnate per le infrastrutture realizzate, vedi la splendida sopraelevata alle ex officine Minnetti a Pieve a Nievole, il fantasmagorico sottopasso in piazza de’ Peori, sempre a Pieve, e il muro di Berlino al casello autostradale, hanno scritto il futuro e porteranno alla chiusura di tutti i passaggi a livello ferroviari".

Prevede conseguenze particolarmente difficili?

"Questo dividerà per sempre in due Montecatini la limitrofa Pieve, contro ogni tendenza dell’urbanistica attuale, che in ogni modo tende a ricucire e non a dividere, e grazie ai nostri ex amministratori che, evidentemente, non hanno capito che un’opera epocale come questa avrebbe segnato nel bene, ma soprattutto nel male e per sempre, la Valdinievole".

Ci sono possibilità di rimediare eventuali errori?

"Mi auguro che l’attuale amministrazione, alla quale oggettivamente non si può accollare nessuna responsabilità, resista alle pressioni di Rfi, ma per ogni sforzo che potranno fare il risultato massimo sarà quello di ritardare più possibile questo ennesimo danno alla nostra amata città. Non capisco invece come si possa indignarsi dai banchi dell’opposizione e si urli no attraverso ogni media, quando si è amministrato a ogni livello gli ultimi 20 anni. Sarà forse voglia infinita di visibilità".

Daniele Bernardini