REDAZIONE PISTOIA

Il nodo immobiliare. Boom degli alloggi Erp ma per meno famiglie. Cala il valore delle case

Il patrimonio pubblico cresce rispetto alla media della regione Toscana 52 strutture in più rispetto al 2019: tuttavia diminuisce l’occupazione. E scendono le quotazioni delle abitazioni in centro e in Valdinievole.

Il nodo immobiliare. Boom degli alloggi Erp ma per meno famiglie. Cala il valore delle case

Un calo di oltre il 25%, nel giro di sei anni, per quanto riguarda il valore medio di una compravendita di una abitazione nella nostra provincia, passando per un -14% di media alla voce locazioni. Fino ad arrivare all’argomento particolarmente delicato dell’edilizia popolare che ci consegna un patrimonio immobiliare che, nel complesso, è cresciuto anche di più rispetto ai numeri toscani dal 2015 al 2022 (ultimo anno attualmente disponibile, in attesa di conoscere i nuovi dati) e che, al proprio interno, si ritrova con un +55% di famiglie straniere. Questi sono solo alcuni dei dati estrapolati dall’ultimo report "Abitare in Toscana" che traccia i confini delle problematiche relative al vivere dentro una casa, che sia di proprietà o in affitto.

Partendo dalle compravendite, gli ultimi aggiornamenti parlano di una quotazione di 1.198 euro al metro quadro nel pistoiese (città, piana e montagna) con una minima differenza rispetto alla Valdinievole con 1.203 euro. Sul fronte affitti, il calo nei sei anni è rispettivamente del -15 e -13%. Questo, per dare una panoramica generale sul mercato libero ma, l’analisi più importante arriva per quella che è l’edilizia popolare ed i contributi alle famiglie che necessitano di un aiuto tramite i dati presentati con Ise e Isee. Qui si parte dai cosiddetti "canoni concordati", ovvero la possibilità di sottoscrivere degli accordi territoriali che coinvolgono le organizzazioni datoriali della proprietà edilizia e i sindacati degli inquilini. In questo modo i proprietari ottengono consistenti sgravi fiscali e gli inquilini hanno una durata certa (3+2) della propria locazione ed un abbattimento di costi. I rilievi fatti nel pistoiese arrivano a 410 euro al mese, fra i più alti in regione (dietro ai 429 della piana lucchese, ai 473 di Prato e i 539 della Versilia) mentre quello della Valdinievole sale ancora di più, con 433 euro, ma con un differenziale molto basso, sulla media, rispetto a quello libero.

L’argomento del canone, quindi, ci consente di addentrarci in quello che è il patrimonio Erp: a fine 2022 nel Lode (Livello ottimale d’esercizio Erp) pistoiese c’erano 288 edifici con un -1.7% rispetto al 2015 che rappresentano il 4,9% della disponibilità regionale, finendo davanti solo a Prato (2,6%) e all’Empolese Valdelsa (3%). Nel complesso, si ha a che fare con 2198 alloggi e qui si tira un sospiro di sollievo: sono 52 in più rispetto al 2019 con una delle variazioni verso l’alto più elevate di tutta la Toscana (dietro solo al +2,6% di Arezzo) tenendo presente che le sole Firenze, Pisa e Livorno rappresentano più della metà del fabbisogno di edilizia popolare nel Granducato.

Per quanto riguarda i nuclei familiari presenti negli alloggi Erp, invece, la nostra provincia è passata dai 1988 del 2015 ai 1899 del 2022: un segno meno trascinato soprattutto negli ultimi due anni (-2,5%) arrivando ad essere la maglia nera in Toscana. In questa torta, il 29% è rappresentato da famiglie unipersonali, il 3,1% con assegnatario con età superiore agli 85 anni, il 33,4% con la presenza di soggetti invalidi e il 4,1% con figli disabili a carico. Infine, l’incidenza degli stranieri: si è passati da 196 nuclei nel 2015 a 304 del 2022 che rappresentano il 16% del totale con una crescita di questi ultimi del 55,1% in sette anni che vale il terzo posto in Toscana dietro Empolese-Valdelsa e Grosseto.

Saverio Melegari