Il nodo Multiutility. Pep passa all’attacco: "Diciamo ’no’ alla borsa. L’acqua resti pubblica"

Dopo le dimissioni di Irace, il dibattito sul progetto torna ad infiammarsi. Pistoia Ecologista Progressista: "Il silenzio del sindaco preoccupante".

Il nodo Multiutility. Pep passa all’attacco: "Diciamo ’no’ alla borsa. L’acqua resti pubblica"

Dopo le dimissioni di Irace, il dibattito sul progetto torna ad infiammarsi. Pistoia Ecologista Progressista: "Il silenzio del sindaco preoccupante".

Tutelare l’interesse di Pistoia. Se un elenco di priorità nella trattazione del dibattito attorno alla Multiutility toscana dei servizi c’è, questo è un punto senz’altro in cima alla lista. A sostenerlo il gruppo consiliare Pistoia Ecologista e Progressista che si inserisce nel dibattito (mai quietato) tornato a galla con le recenti dimissioni dalla poltrona di dg di Estra di Alberto Irace, che di quella Multiutility di cui sopra è amministratore delegato, tra i convinti sostenitori della quotazione in Borsa. E mentre il sindaco Alessandro Tomasi nuovamente sollecitato continua a scegliere la linea del non commento attorno all’atto di Irace, il gruppo di opposizione capeggiato dal consigliere Mattia Nesti stimola la riflessione e invita a spostare il fuoco su alcuni aspetti precisi. "In questo contesto è preoccupante il silenzio del sindaco Tomasi, che interviene sulla polemica politica da candidato del centrodestra alle prossime regionali, ma non prende posizione sui nodi strategici per il territorio di Pistoia, che, lo ricordiamo, dopo Firenze e Prato è il terzo azionista più importante di Multiutility".

"Vogliamo davvero – è la domanda che Pistoia ecologista e progressista pone - che Pistoia rimanga a difendere lo status quo, cioè questo management (dove è presente l’esponente pistoiese di Forza Italia Baldassarri), la quotazione in Borsa e la gestione con i privati dell’acqua?". Del resto Pistoia Ecologista e Progressista la propria contrarietà al progetto l’aveva già chiaramente manifestata nella pubblica assemblea due anni fa sostenendo che "subordinare la gestione di servizi essenziali, come acqua e rifiuti, agli interessi di investitori privati e della speculazione finanziaria sarebbe un grave errore". Oggi dunque, con le ultime novità che interessano di riflesso la Multiutility e il suo management, si ripropone l’occasione per ribadire una serie di richieste snocciolate attraverso tre punti ritenuti chiave nell’intera trattazione. "Chiediamo che sia archiviata la quotazione in Borsa e che vengano stabilite altre forme di finanziamento – è la ‘to do list’ del gruppo -, che sia garantita la gestione interamente pubblica dell’acqua con società in house, sospendendo l’attuale gara che confermerebbe anche per Pistoia il modello pubblico-privato e che sia presentato un nuovo piano industriale di Alia coerente con questi obiettivi e aprendo un dibattito pubblico con i territori che fin qui è mancato".

linda meoni