ALESSANDRO BENIGNI
Cronaca

Il nodo segreteria Pd. Mazzanti placa le acque: "Ci stiamo confrontando"

Il numero uno provinciale sulle frizioni che stanno emergendo nel capoluogo "Presenteremo uno o più nomi all’assemblea: dovrà traghettarci al congresso".

Marco Mazzanti, ex sindaco di Quarrata, è stato nominato da pochi mesi. segretario del Partito Democratico per la Provincia di Pistoia: tante le partite che si trova ad affrontare

Marco Mazzanti, ex sindaco di Quarrata, è stato nominato da pochi mesi. segretario del Partito Democratico per la Provincia di Pistoia: tante le partite che si trova ad affrontare

"Ci sono tante questioni da dirimere e valutazioni da fare, ma contiamo di arrivare all’assemblea comunale con uno o più nomi da mettere al vaglio degli iscritti". A parlare è Marco Mazzanti, segretario provinciale del Partito Democratico, che getta acqua sul fuoco dopo le ultime frizioni interne tra correnti in merito all’elezione della nuova guida del partito nel Comune capoluogo, a seguito delle dimissioni – ormai risalenti a più di due mesi fa – di Walter Tripi. "Le fibrillazioni sono normali – mette in chiaro –: il nostro non è un partito padronale o familiare, nel Pd siamo abituati al confronto". Anche aspro, come nel caso di specie.

Il nodo del contendere è apparentemente secondario ("Sarà un segretario di transizione, fino al congresso post Regionali", ha confermato lo stesso Mazzanti), ma in realtà ha un peso specifico piuttosto rilevante, sia in vista delle Regionali stesse sia per le Comunali che potrebbero seguire a stretto giro, qualora venga confermata la candidatura di Tomasi alla guida della Toscana. "Alle porte ci sono le candidature per il consiglio regionale, poi sarà la volta della campagna elettorale per il nuovo sindaco dopo questi ultimi otto anni fallimentari del centrodestra. Qualche nome? È prematuro, su entrambi i fronti. Mi limito a dire che c’è chi sta lavorando positivamente da tempo e di sicuro ne sarà tenuto conto. Ma sono due le cose davvero da sottolineare – aggiunge –. La prima è che gli avversari non sono all’interno del partito, ma nelle forze politiche che guidano la città e il Governo. La seconda è che il centrosinistra deve lavorare per presentarsi unito, orgogliosamente unito, alle prossime scadenze elettorali: occorre evitare quanto successo nel 2022, altrimenti faremmo un altro regalo alle destre. Ma in questo senso, il buon lavoro di squadra all’opposizione cittadina mi fa ben sperare".

Prima però c’è da fare il segretario comunale. Trovando una sintesi tra l’ossatura schleiniana del partito (che proponeva lo storico militante Claudio Giardi) e il nuovo tandem composto da due big come la consigliera regionale Federica Fratoni il cavallo di ritorno Samuele Bertinelli (che avanzava il nome di Massimo Vannuccini). "Staremo a vedere – glissa Mazzanti –: l’importante è che, dal momento successivo all’elezione del segretario, che sarà il segretario di tutti, il Pd lavori per il futuro in maniera unita e compatta, senza divisioni". Facile a dirsi, un po’ meno a farsi. Soprattutto considerando che una data fissata ancora non c’è e che il tempo scorre inesorabile, con le Regionali sempre più vicine.

Alessandro Benigni