
L’affondo del sindaco Tomasi: "Le istituzioni hanno fatto la loro parte. Ma non c’è controllo sugli spostamenti". La Diocesi assicura che i numeri sono diminuiti: "Sono già trentatrè i migranti presi in carico nelle strutture".
Si è aggiornato, ieri pomeriggio, il tavolo sulla sicurezza in Prefettura a Pistoia sulla questione Vicofaro. L’incontro tra le forze dell’ordine cittadine, la Diocesi, l’amministrazione comunale e – appunto – la Prefettura era stato pianificato prima della lettera inviata dai cittadini al ministro Piantedosi il 25 aprile. In quell’occasione i residenti avevano espresso tutta la loro frustrazione per una situazione che, nonostante gli sforzi da parte delle istituzioni, resta cristallizzata da anni.
"Il prefetto Licia Donatella Messina continua nella sua linea di inoperosità, che ormai la prefettura usa da otto anni" si legge nella missiva destinata a Roma. Dal nuovo incontro in Prefettura non sono emerse risoluzioni immediate per il caso Vicofaro. Il sindaco di Pistoia, Tomasi, presente al tavolo di ieri, sottolinea come il Governo abbia messo a disposizione risorse straordinarie per minimizzare le problematiche di Vicofaro: una settantina, circa, i posti trovati in strutture di accoglienza che potrebbero ricevere i migranti di Vicofaro.
"Il tema centrale è uno – sottolinea il sindaco –: il Governo ha messo a disposizione sia posti Cas che Sai, ma non c’è collaborazione da parte della parrocchia per gli spostamenti, così come non c’è controllo, a differenza degli accordi presi a Roma alla presenza del Vescovo, sui nuovi arrivi all’interno della struttura. Le istituzioni hanno anche messo a disposizione screening e controlli sanitari ma, anche qui, non risulta ci sia collaborazione da parte della parrocchia. Non si può più dire che le istituzioni non abbiano fatto la propria parte".
La Diocesi, che ha partecipato al tavolo con la presenza di Don Cristiano D’Angelo, vicario del Vescovo e delegato alla questione Vicofaro, sottolinea come progressivamente i numeri stiano diventando meno problematici a Vicofaro. "Ad oggi la Diocesi è riuscita a prendere in carico 25 migranti ospitati presso l’Hospitium Bianchi e ulteriori 8 ragazzi in un appartamento. Altre strutture sono in fase di allestimento per la messa a disposizione – sottolinea la Diocesi in una nota –. Gestire la situazione di Vicofaro è una delle priorità per questa Diocesi e siamo quotidianamente in contatto con la Prefettura per ricercare soluzioni giuste e rispettose di tutti".
Francesco Storai