PONTENUOVO"Noi abbiamo finito il nostro intervento sul ponte del Pontenuovo e riconsegnato il cantiere alla Provincia di Pistoia il 23 dicembre scorso". Questa la precisazione di Publiacqua dopo che la Provincia di Pistoia aveva sostenuto di non aver ancora ricevuto da Publiacqua la documentazione necessaria per poter riprendere i lavori consolidamento del ponte. Publiacqua aveva promesso di finire il suo intervento prima di Natale e sostiene in un comunicato di aver rispettato il programma. "Relativamente al cantiere del ponte sul torrente Bure – afferma il comunicato – ci preme precisare che, come da programma, Publiacqua ha comunicato la restituzione del suddetto cantiere alla Provincia di Pistoia nel pomeriggio del 23 dicembre 2024. In quella data – continua il comunicato – si sono infatti conclusi l’intervento di relining della condotta idrica presente in loco ed i successivi interventi di ripristino dell’area interessata dai lavori". Publiacqua fa sapere di avere inviato via mail la comunicazione di fine lavori alla Provincia. "Ad oggi (ieri pomeriggio per chi legge n.d.r.) non sono giunte ai nostri uffici – informa Publiacqua – richieste di produzione di ulteriore documentazione da parte della Provincia". La Provincia invece afferma di stare aspettando ancora la relazione di Publiacqua e che, se l’avesse ricevuta, avrebbe potuto già riprendere i lavori. Il dato di fatto è che nei giorni feriali dopo Natale nessuno sul ponte ha lavorato e anche ieri il cantiere era deserto. Un paio di anziani residenti del Pontenuovo si sono avvicinati, come fanno ogni mattina, alla recinzione del cantiere per dare un’occhiata: "Non lavorano nemmeno oggi – constatano con amarezza - ma si può dire che è dal 23 ottobre che lavorano poco o niente". Il ponte è stato chiuso per lavori di consolidamento il 23 ottobre con la previsione, comunicata dalla Provincia con un’ordinanza del 16 ottobre, di riaprirlo il 20 dicembre.Dopo due mesi la Provincia, con un’altra ordinanza del 19 dicembre, ha comunicato la proroga della chiusura fino al 28 febbraio adducendo come ragioni, oltre agli atti vandalici compiuti nei primi giorni di novembre ai danni di un escavatore, soprattutto l’imprevisto dovuto alla rottura di una tubazione idrica del 5 dicembre e il necessario intervento di Publiacqua. Secondo la Provincia la copiosa perdita d’acqua aveva provocato una voragine sul ponte e una situazione di pericolo in particolare ad una delle spallette. Per questo la Provincia chiedeva a Publiacqua la "certificazione dell’eliminazione del pericolo, nonché della verifica della sicurezza strutturale della spalla interessata dalla perdita". Publiacqua ora sostiene di aver già fatto quello che doveva fare e di non aver avuto richieste di ulteriori documentazioni.Giacomo Bini
CronacaIl ponte della discordia. Publiacqua e Provincia si ’rimpallano’ il ritardo