GIACOMO BINI
Cronaca

Il ponte per ora non riapre : "La gettata non è conforme". Necessarie nuove verifiche

Il rammarico della Provincia: "Enorme disagio per i residenti e per l’amministrazione". Il trasporto pubblico locale è costato centomila euro. I cittadini: "Non speriamo più niente" .

Il rammarico della Provincia: "Enorme disagio per i residenti e per l’amministrazione". Il trasporto pubblico locale è costato centomila euro. I cittadini: "Non speriamo più niente" .

Il rammarico della Provincia: "Enorme disagio per i residenti e per l’amministrazione". Il trasporto pubblico locale è costato centomila euro. I cittadini: "Non speriamo più niente" .

Il ponte non riapre. La causa è la gettata, che dalle analisi eseguite non è risultata conforme ai parametri del capitolato. La Provincia ha comunicato che la scadenza del 28 marzo sarà prorogata "fino al termine delle lavorazioni". Non viene indicata una data precisa per la riapertura del ponte che è chiuso dal 23 ottobre 2024. "Il motivo del ritardo – fa sapere la Provincia – è da imputarsi all’analisi effettuata su campioni della gettata che hanno dato un esito che si discosta rispetto ai parametri dettati dal capitolato. Da qui, la necessità di effettuare ulteriori verifiche per scongiurare qualsiasi eventuale altro dubbio sulle caratteristiche meccaniche raggiunte in fase esecutiva".

In sostanza la gettata, fatta il 17 febbraio scorso, non è in linea col capitolato e quindi servono altre verifiche che, fa sapere la Provincia, "spettano al direttore dei lavori nel rispetto della normativa tecnica". "Non posso far altro che esprimere un profondo rammarico per questo ulteriore ritardo – afferma la consigliera delegata alla viabilità Lisa Amidei –. La mancata riapertura del ponte costituisce un enorme disagio per i residenti della zona, oltre che per gli utenti della strada, e anche per l’amministrazione stessa che adesso deve trovare risorse aggiuntive per affrontare nuove e considerevoli spese. E’ necessario risistemare nuovamente via Soprabure che versa in pessime condizioni considerato l’alto traffico a cui è sottoposta da quando il ponte è stato chiuso e trovare risorse per rifinanziare per ulteriore tempo il Tpl, che costa oltre diecimila euro al mese. Stiamo preparando una disposizione di servizio al direttore dei lavori, dove si chiede la consegna, a stretto giro, del piano delle attività e del cronoprogramma dettagliato. Quello a cui auspichiamo, è scongiurare la presenza di nuovi ostacoli per attuare le fasi conclusive di impermeabilizzazione, asfaltatura e apposizione delle barriere". La Provincia fa presente che: "Il ritardo sulla riconsegna del ponte, oltre all’evidente e ancor più impattante disagio che arreca ai cittadini, comporta un aggravamento sul bilancio dell’amministrazione, costretta ad affrontare nuove spese per il trasporto pubblico locale, costato per la Provincia oltre 100mila euro fino a oggi, oltre alla risistemazione di via Soprabure, attualmente ad alto transito".

"Noi cittadini non speriamo più niente – dice Claudia Vitale residente della frazione – oltre a tanto soffrire siamo anche presi in giro, Provincia e Comune ci hanno trattati malissimo, senza bus e senza passerella o passaggio pedonale".

Giacomo Bini