REDAZIONE PISTOIA

"Il ponticino sul Fermulla è instabile, occorre intervenire subito"

Alluvione a Quarrata: Legambiente segnala ponte precario e ostruzioni, chiede interventi urgenti per evitare nuove emergenze.

"Il ponticino sul Fermulla è instabile, occorre intervenire subito"

Una panoramica del ponticino sul Fermulla, in via delle Scalette, a Quarrata. Per Legambiente è importante intervenire prima possibile

Alluvione di un anno fa: continuano a spuntare zone a Quarrata che necessitano di manutenzione straordinaria dopo essere state danneggiate dalla piena dei torrenti. In seguito a un sopralluogo i volontari di Legambiente Quarrata hanno constatato la pericolosità del piccolo ponte sul Fermulla di via delle Scalette a Quarrata. "Il ponte con spallette di segnalazione è in una situazione molto precaria, degradata e instabile – ha osservato Daniele Manetti presidente di Legambiente Quarrata –. Per motivi di sicurezza è importante intervenire urgentemente su questo ponte, in quanto può essere pericoloso per il passaggio di mezzi pesanti e grossi autocarri. Infatti dal piccolo ponte si accede a un vivaio e per questo c’è un continuo transito di trattori e anche camion che rischiano di rimanere intrappolati dentro il ponte, sempre sperando che la struttura così precaria regga. Inoltre all’interno dell’alveo del Fermulla ci sono ancora sedimenti di terra e sassi, trasportati dal torrente durante l’alluvione, che ostacolano il deflusso dell’acqua. Ma non è tutto: c’è un punto più basso tra il ponte e l’argine. Proprio da quel punto è tracimata l’acqua, senza che si rompesse l’argine, che ha inondato di fango i capannoni di alcune aziende lì di fronte, in sinistra idraulica". Da un altro sopralluogo i volontari di Legambiente Quarrata hanno constatato nel fosso sulla strada Buriano Le Croci, in prossimità della vasca antincendio e presso una centralina di Publiacqua, che a ostruire il deflusso dell’acqua del fosso è una gran quantità di tronchi d’albero. "Data la pericolosità di queste due situazioni – ha sottolineato ancora Daniele Manetti – si esorta chi di dovere a prendersi prima possibile cura della manutenzione perché sassi, tronchi, e sedimenti, se dovesse esserci un nuovo episodio di forti precipitazioni potrebbero creare una situazione di grossa emergenza".

D.G.