"Il premio Lubec, stimolo ad andare avanti"

La famiglia Gori riceve il Premio Lubec a Lucca per la cura della collezione d'arte contemporanea a Villa Celle. Un riconoscimento per il loro impegno e amore per l'arte, testimoniato dalle iniziative culturali e di restauro in corso.

"Il premio Lubec, stimolo ad andare avanti"

La famiglia Gori riceve il Premio Lubec a Lucca per la cura della collezione d'arte contemporanea a Villa Celle. Un riconoscimento per il loro impegno e amore per l'arte, testimoniato dalle iniziative culturali e di restauro in corso.

"Il Premio Lubec è stato per noi un riconoscimento bello e gradito, che costituisce uno stimolo e un incoraggiamento per quello che dovremo fare come Fondazione Gori-Celle". Così Stefania Gori ha commentato il premio conferito a Lucca alla famiglia Gori "per aver raccolto il testimone di Giuliano, curando con passione l’eccezionale collezione di capolavori dell’arte contemporanea e creando la Fondazione Gori di Villa Celle per farne un polo di attività culturali". Il presidente di Promo PA Fondazione, Gaetano Scognamiglio nel presentare il premio ha sottolineato il grande rilievo culturale della collezione di arte contemporanea presente nel parco della villa di Celle sottolineando i valori del rispetto della natura e della sua armonizzazione con l’arte. Il premio Lubec rappresenta anche un riconoscimento alla unità di intenti dimostrata dai quattro figli di Giuliano, che fin dal primo momento dopo la scomparsa del padre, hanno agito sempre con grande coesione, spinti non solo dal dovere di proseguire e tutelare l’opera del fondatore della collezione, ma da un profondo e sincero amore per l’arte. Ne sono state testimonianza le iniziative prese nei mesi scorsi, dalla continuità data al premio di poesia alla inaugurazione di tre panchine in tre punti iconici del parco tutte dedicate a Giuliano e alla moglie Pina con l’incisione dei versi dei vincitori delle diverse edizioni del premio. La prosecuzione nel progetto di restauro dei giardini storici e la giornata di studi del 19 ottobre prossimo sono un’ulteriore dimostrazione che Paolo, Fabio, Patrizia e Stefania sono più che mai decisi a conservare a Celle una posizione di centralità a livello mondiale nel campo dell’arte ambientale.

Giacomo Bini