DANIELA GORI
Cronaca

Il primo treno all’alba: "Non volevo mancare"

Il racconto di Alessandra, che è riuscita a entrare in piazza per le esequie

Il racconto di Alessandra, che è riuscita a entrare in piazza per le esequie

Il racconto di Alessandra, che è riuscita a entrare in piazza per le esequie

Ha fatto una levataccia, per partire prima dell’alba ieri e arrivare alla Stazione di Santa Maria Novella dove è salita sul primo treno per Roma, pur di arrivare in tempo a dare l’ultimo saluto a Papa Francesco. Alessandra Corti, 29 anni, insegnante di religione ad Agliana per la diocesi di Pistoia e animatrice senior del progetto Policoro, non voleva mancare e malgrado la folla enorme è riuscita a entrare in Piazza San Pietro in tempo per assistere alla messa funebre. "Sono riuscita a entrare in piazza dopo un’ora e mezzo di coda – racconta la giovane docente – l’organizzazione capillare ed efficace ha permesso di distribuire la folla, anche aprendo più varchi alla piazza. Passo dopo passo sono arrivata sotto l’obelisco Vaticano e da lì ho potuto seguire benissimo tutto il rito". Tantissimi i fedeli che invece, arrivati dopo di lei, sono rimasti indietro o fuori dal perimetro di Piazza San Pietro e hanno seguito la messa dai maxi schermi. "Vedere dal vivo quel feretro di legno mentre accanto c’erano le persone in questo momento storico più potenti sulla terra era sorprendente. Ho pensato a come un solo uomo abbia avuto il potere di radunare attorno a sé in una volta sola i leader del mondo". Tra le impressioni più vive che sono rimaste nella mente e negli occhi di Alessandra, la presenza di tanti giovani: "Ero circondata da molti ragazzi e ragazze provenienti da tutte le parti d’Italia, c’era tra di loro contegno ed emozione, quasi che stessero assistendo al funerale di una persona di famiglia, una persona cara. Malgrado il caldo e la messa in latino, difficile da comprendere per la maggior parte dei presenti, ognuno stava dignitosamente composto, mentre a molti scendevano le lacrime. Per me – dice Alessandra –, che ero già tanto commossa, è stato ancora più toccante quando ho visto che un lieve venticello ha fatto girare le pagine del Vangelo adagiato sulla bara, sono stati attimi che hanno reso ancora più irreale l’atmosfera". Daniela Gori