
I cittadini vogliono saperne di più sul Museo Ferrucciano, chiuso dal 2018. La risposta arriva dall’assessore alla cultura Alice Sobrero:...
I cittadini vogliono saperne di più sul Museo Ferrucciano, chiuso dal 2018. La risposta arriva dall’assessore alla cultura Alice Sobrero: "L’Ufficio Cultura ha predisposto l’incarico a un artigiano di zona per la realizzazione degli arredi interni che ospiteranno, sui due piani dell’edificio, le opere del Museo, su progetto del gruppo di architetti della Microscape di Lucca e coordinato dal Comitato scientifico del Museo, costituito da tre storici modernisti dell’Università di Pisa e dal museografo Claudio Rosati". La spesa prevista per questo capitolo si aggira sui 100mila euro, come si legge in una determina della scorsa settimana e l’incarico è stato affidato alla ditta Mariluc di San Marcello Piteglio. "Il comitato scientifico – prosegue l’assessore – si avvale anche di un esperto di storia del Risorgimento, Alessandro Minardi, presidente del Comitato della Romagna Toscana per la promozione dei valori risorgimentali, per valorizzare le stanze dedicate a questo tema, nel secondo piano dell’edificio". Il 21 marzo, come si ricorderà, furono necessari 1400 euro per cacciare i tarli dalle antiche travi, cifra che si è aggiunta gli undicimila per il restauro delle opere d’arte. Oltre agli interventi di tipo tecnico, il Comune sta lavorando sullo Statuto del Museo e sul Progetto di gestione. Gli allestimenti, fa sapere l’ente, verranno collocati appena l’Ufficio lavori pubblici avrà terminato il collaudo degli impianti. L’inizio dell’odissea del museo risale al 2016, quando l’allora gestore, l’architetto Iori e il Comune decisero di rescindere il contratto: "Con l’occasione della chiusura forzata – fece sapere il vicesindaco, Giacomo Buonomini – si pensò di effettuare anche altri lavori di manutenzione e adeguamento".
Andrea Nannini