REDAZIONE PISTOIA

Il rapporto Caritas. La povertà aumenta. Riflettori su casa e lavoro: "Sfratti raddoppiati"

E c’è chi rinuncia alle cure sanitarie per mancanza di soldi: "Situazione grave". Il vescovo: "Mettiamoci una mano sul cuore e vediamo cosa ognuno può fare". .

E c’è chi rinuncia alle cure sanitarie per mancanza di soldi: "Situazione grave". Il vescovo: "Mettiamoci una mano sul cuore e vediamo cosa ognuno può fare". .

E c’è chi rinuncia alle cure sanitarie per mancanza di soldi: "Situazione grave". Il vescovo: "Mettiamoci una mano sul cuore e vediamo cosa ognuno può fare". .

PISTOIALe povertà sono in crescita in tutti i territori delle diocesi di Pistoia e di Pescia, che si insieme si estendono anche ad aree comprese in province limitrofe a quella di Pistoia, quindi Lucca, Prato e Firenze. Con il 2024 sono entrati a sistema i dati raccolti dai 39 centri di ascolto afferenti alle due realtà diocesane, guidate in persona episcopi da monsignor Fausto Tardelli, e dal Dossier 2024 emergono criticità in aumento su vari fronti, in particolare la casa, con uno sfratto ogni 471 abitanti, ma anche il lavoro povero, con molte famiglie che non arrivano a fine mese e la povertà sanitaria, che costringe molte persone a scegliere se mangiare o curarsi. "Ogni anno aspettiamo questi risultati nella speranza di poter vedere dei miglioramenti – ha affermato il vescovo Tardelli -, invece dobbiamo registrare anche quest’anno criticità che aumentano, come quella della casa per esempio, oppure degli stipendi che non sono sufficienti per tirare avanti in modo decorso, senza considerare poi la massa delle persone che vagano per le nostre strade, senza fissa dimora, migranti ma anche italiani. Purtroppo rispetto agli altri anni dobbiamo registrare un peggioramento della situazione generale. Questo è il dato di fatto che noi riscontriamo. Quello che viene fuori dal Dossier è un appello a mettersi una mano sul cuore e vedere che cosa ognuno di noi può fare, affinché le cose migliorino".

Per il direttore della Caritas diocesana di Pistoia, Marcello Suppressa, "le povertà stanno mutando e si incancreniscono in maniera importante, perché le problematiche sono sempre più forti, in modo particolare per quanto riguarda il lavoro povero, perché il 20% delle persone che si rivolgono ai nostri centri, pur lavorando non ce la fanno a soddisfare tutte le necessità familiari".

"La casa – prosegue Suppressa – è l’altro grande problema, gli sfratti sono raddoppiati, nella nostra provincia ne abbiamo uno ogni 471 persone. I temi sono tanti e spesso si aggrovigliano all’interno del nucleo familiare e questo crea enormi problemi". E c’è anche chi rinuncia alle cure sanitarie per mancanza di soldi. "Questa situazione è grave – prosegue Suppressa – , perché sempre più persone non ce la fanno a sostenere le spese sanitarie e in questo senso abbiamo dei progetti sia a Pistoia che a Pescia, per sostenere queste famiglie, perché effettivamente vediamo che anche i ticket sono un ostacolo per la cura".

"Il problema della casa – afferma Cristina Brizzi, direttrice della Caritas diocesana di Pescia - è molto sentito anche in Valdinievole. A Montecatini abbiamo attivato anche l’accoglienza all’interno di alberghi, per persone che non trovano soluzioni alternative. Molti si rivolgono a noi anche perché non ce la fanno a pagare le bollette. Papa Francesco ci invita ad essere cuore e mani tra la gente, a recuperare i rapporti umani e restituire la dignità a chi rischia di perderla. Attraverso lo stile che è proprio di Caritas, ci impegneremo ad accompagnare anche le Caritas parrocchiali per il raggiungimento di questo fine. Il tutto in sinergia con gli altri attori, ecclesiali e non, del territorio, per un accompagnamento migliore delle singole situazioni di povertà".

Patrizio Ceccarelli