REDAZIONE PISTOIA

Il re dei fumetti in tv alla “Bugia“ De Maria: "Tutti i miei Caroselli"

A 90 anni sarà lui a presiedere la giuria dell’edizione dedicata al disegnatore Luca Boschi "Legato ai miei personaggi"

È Guido De Maria, il caposcuola dei fumetti in Tv, a presiedere la giuria del premio dedicato al critico e disegnatore Luca Boschi, recentemente scomparso. Straordinaria la sua carriera: da Giumbolo a Nick Carter, inventore di famosi Caroselli e spot pubblicitari e dell’indimenticabile "Supergulp!". Anche se De Maria si è dichiarato inguaribilmente sincero; il Senato Accademico, nella sua autonomia ha accordato la deroga al padre di "Supergulp fumetti in TV", per adempiere all’incarico e, contestualmente ricevere la laurea di bugiardo alla carriera. Alla domanda su com’è iniziata questa avventura, De Maria non si nega: "A 17 anni, in seconda liceo classico. Facevamo un giornalino che si chiamava Zero in condotta. Ci disegnai le prime due strisce del mio primo personaggio. Si chiamava Cribbius ed era un messo romano. Successivamente mi iscrissi a Matematica e Fisica, ma capii subito che con i numeri era difficile riuscire a far ridere la gente. Così mi sono dato al disegno umoristico, pubblicando su tantissimi quotidiani e riviste, italiane e non solo. Poi è arrivata la pubblicità, cercavano chi sapesse fare un cartone animato per la brillantina Rinova. A quello è seguito tutto il resto: caroselli e spot pubblicitari a non finire. Difficile scegliere qual è quello che amo di più. Considerando che i fumetti hanno rappresentato il pane, ma che la pubblicità mi ha permesso di portare a casa anche il companatico, direi "Salomone pirata pacioccone". Era quello che al capitano chiedeva:"lo possiamo torturare?" e gli veniva risposto, "Ma cosa vuoi torturare tu… so ben io come fargli aprire la bocca, basta offrirgli un’Amarena Fabbri". "Poi c’è stato l’incontro con Giancarlo Governi, responsabile dei programmi speciali della seconda rete Rai, che nel 1970 chiese a me e a Bonvi di produrre un numero zero di un fumetto per la tv. Scelsi di riproporre il detective Nick Carter. Così nacquero "Gulp e Supergulp!", i fumetti in tv che mi hanno portato a ricevere, il premio per la regia televisiva a Salsomaggiore. Poi il Premio Tenco come operatore culturale. Tra i più graditi c’è anche quello che mi è stato assegnato dall’Accademia della Bugia de Le Piastre. Ora, visto che ho raggiunto i 90 anni, la cosa più importante è vivere il più a lungo e tranquillamente possibile. Ma tra pandemie e guerre, la tranquillità è un miraggio. Auguriamoci che tutto finisca bene e che, come concludeva sempre il saggio cinesino Ten, "l’ultimo, chiuda la porta!".

Andrea Nannini