REDAZIONE PISTOIA

Il ricordo dei bambini uccisi ad Auschwitz

Parole sulle note del violino di Cavicchi per una cerimonia (a numero chiuso) in programma al cippo in piazza della Resistenza

Un violino che suona, venti nomi sussurrati al vento e tutto intorno il silenzio. Ad essere ricordati domani alle 10, proprio lì dove si trova il cippo a loro intitolato (all’incrocio tra viale Arcadia e in piazza della Resistenza), saranno i venti bambini ebrei morti impiccati il 20 aprile 1945 in una scuola di Amburgo dopo essere stati sottoposti per mesi a esperimenti medici nel campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau. Una commemorazione fortemente voluta dall’associazione Scarpette Rosse n° 24, presieduta dalla scrittrice pistoiese Lucia Focarelli Bugiani, che dallo scorso anno ha riportato ufficialmente all’attenzione questo piccolo monumento.

Anno dopo anno Lucia ha riacceso un piccolo riflettore su questo cippo, rendendolo meta di un ristretto ‘pellegrinaggio’ ad ogni Giorno della memoria, fino alla costituzione dell’associazione Scarpette Rosse n°24 e all’interesse condiviso dal Comune di Pistoia che nel 2020 è tornato a inserirlo tra i luoghi cittadini commemorativi della Shoah. Quest’anno la seconda iniziativa pubblica dopo anni in questo luogo di raccoglimento alla presenza del sindaco Alessandro Tomasi con una celebrazione che per ovvie ragioni accadrà in forma statica e ristretta, senza possibilità di aggiungere pubblico all’evento. "La cerimonia sarà semplice e intima – spiega Focarelli – e vedrà la presenza della violinista Francesca Cavicchi, del sindaco e del prefetto di Pistoia. Musica dunque e la lettura dei nomi dei venti bambini cui il cippo è intitolato. Un momento profondo e bello, perché la memoria non si spenga". L’uccisione dei venti bambini, come detto, risale al 20 aprile del 1945. Uno di questi bambini era italiano: il suo nome era Sergio De Simone che all’epoca dei fatti aveva appena sette anni, portato al campo con la promessa di un incontro coi genitori che non avvenne mai. Lui, come gli altri 19 bambini, fu usato come cavia per esperimenti sulla tubercolosi e poi impiccato in una scuola ad Amburgo. Le altre vittime furono i polacchi Riwka Herszberg (7 anni), Leika Birnbaum (13 anni), H. Wassermann (8 anni), Marek James (6 anni), Mania Altmann (5 anni), Eleonora (5 anni) e Roman (6 anni) Witonski, Lea Klygerman (8 anni), Eduard Reichenbaum (10 anni), Roman Zeller (13 anni), Marek Stainbaum (11 anni), Bluma Mekler (11 anni), Surcis Goldinger (11 anni), Ruchla Zylderberg (9 anni), gli olandesi Alexander (9 anni) e Eduard (12 anni) Hornemann, i francesi Georges André Kohn (13 anni) e Jacqueline Morgenstern (13 anni) e lo jugoslavo W. Junglieb (13 anni). Quindici anni fa Pistoia, su proposta del senatore Enrico Pianetta sposata da tutte le parti politiche, volle ricordare queste piccole vittime con una pietra e una targa con su scritto "In memoria di tutti i bambini uccisi nei campi di sterminio nazisti. Venti rose bianche ricordano i bambini ebrei vittime di esperimenti medici ad Auschwitz-Birkenau".

linda meoni