Il ritorno dei giornali. La Casa del Popolo diventa un’edicola. E vince la scommessa

Il titolare dello storico negozio di via Fiorentina è andato in pensione. Ma i lettori reclamavano quotidiani e riviste e il Circolo si è dato da fare. Il presidente Giusti: "Rappresenta una grande opportunità per il paese". .

di Lucia Agati

PISTOIA

La pec, la posta certificata dal distributore, è arrivata quasi inaspettata il primo giorno dell’anno: "Domattina vi portiamo i giornali", un leggero sobbalzo di sorpresa, ma poi gli espositori sono stati pronti in pochi minuti e dal secondo giorno del 2024 (il primo i giornali, si sa, non sono in edicola, perchè il 31 dicembre è una festa storica, altrimenti nessun tipografo e nessun giornalista avrebbe mai potuto festeggiare il Capodanno), il paese di Bottegone ha di nuovo giornali e riviste. Bottegone ha di nuovo un’edicola e, per la prima volta nel popoloso quartiere, è dentro la Casa del Popolo, un locale nato tra il 1954 e il 1955 e dove transita, ogni giorno, una comunità intera.

Il primo cliente, il 2 gennaio, era tra quelle persone che, in questi ultimi due mesi, si affacciava in via Fiorentina 697 e chiedeva: "Ma quando arrivano i giornali?". Il primo giorno sono stati venduti quaranta quotidiani e il secondo giorno settanta.

Per la Casa del Popolo un altro tassello che si aggiunge alle molteplici attività dello storico locale che ha anche un teatro dove la platea si trasforma, in quattro e quattr’otto, in una sala da ballo.

L’apertura dell’edicola si è resa possibile perchè, all’interno del Circolo Arci è attiva, da sette anni, la cooperativa sociale dell’Arci Porto Franco, che rappresenta il braccio commerciale del circolo.

Ci spiega tutto Matteo Giusti, un volto noto a Pistoia anche per il suo impegno politico, è capogruppo del Pd in consiglio comunale. Trentacinque anni, perito elettrotecnico, ha svolto per un po’ la libera professione. Oggi è alle dipendenze, con altri nove giovani, di Porto Franco, e da due anni è presidente del circolo, all’interno dell’Arci provinciale è responsabile della sicurezza e di altri settori. Ha ripreso, durante il periodo del covid, anche gli studi universitari. E’ al secondo anno di scienze politiche.

"Tutto è cominciato a metà settembre 2023 – racconta Matteo – quando ha chiuso la storica edicola di Bottegone, che si affacciava proprio sulla via Fiorentina. Il titolare, Giovanni Franchi, è andato in pensione. Era lui che tutte le mattine portava i giornali da leggere dentro il circolo. Ci ha detto che chiudeva. Così abbiamo cominciato a parlare dell’opportunità di aprire un’edicola dentro la Casa del Popolo. Sono stati necessari due mesi di pratiche burocratiche. Poi è arrivata la pec e siamo partiti.

"L’edicola – precisa il presidente Giusti – poggia sulla cooperativa sociale che è nata sette anni fa con l’idea di una collaborazione tra Arci provinciale e il circolo, ne rappresenta il braccio commerciale e come cooperativa sociale può dare opportunità di lavoro anche a persone con fragilità".

Dal 2 gennaio 2024 nel salone di via Fiorentina c’è dunque un valore aggiunto annunciato dalle"civette" che sono posizionate proprio davanti all’ingresso della Casa del Popolo.

"Da tre giorni – ci ha detto ancora Matteo Giusti – la gente arriva, compra il giornale, si siede, parla, è cambiato qualcosa ed è bello. Un’edicola è, da sempre, anche un luogo di aggregazione. Si compra il giornale, si fanno due chiacchiere con l’edicolante e si chiacchiera anche con chi compra il giornale accanto a noi. Noi crediamo che anche questa nostra iniziativa possa contribuire al rilancio del quartiere di cui talvolta si parla purtroppo in termini negativi, mentre invece qui tutti stanno facendo qualcosa e con un grande impegno e un gran lavoro: oltre a noi c’è la Capannina e c’è la parrocchia. Da noi le persone possono venire a teatro, giocare a tombola, fare ginnastica e tante altre attività".

La giornata comincia presto alla Casa del Popolo, alle sei la mattina arrivano al bar gli operai dei vivai. "Poi arrivano gli studenti – ci spiega Martina Lucarelli, socia di Porto Franco e dipendente – poi ancora altri lavoratori che si fermano per il pranzo e nel pomeriggio arrivano i giocatori di carte, poi si riparte con gli aperitivi e la sera ci siamo fino a mezzanotte per accompagnare tutte le altre attività".

L’edicola è stata vista come un "pezzo in più".

"E’ un servizio per la comunità – commenta infine Giusti – non si deve dimenticare che qui da noi con una spuma da cinquanta centesimi si sta a lungo in compagnia. Nell’espositore ci sono tutti i quotidiani e gran parte delle riviste. Ma ci sono già le prime richieste per i periodici specializzati, i fumetti e qualche libro, e cercheremo di accontentare tutti i nostri clienti".