Il ritorno di falce e martello. Il Pci si presenta da solo. E il candidato è Bertini

"Non troveremo visibilità in un contenitore comune". La lista è pronta. Gli obiettivi: niente multiutility, attenzione ai fragili e alla sicurezza.

Torna il simbolo del Partito comunista italiano alle elezioni amministrative di Agliana. Un annuncio dato con grande soddisfazione ieri al circolo La Scintilla dai vertici provinciali del Pci, Paolo Zara segretario e Claudio Capecchi componente della segreteria, con il candidato a sindaco Roberto Bertini. "Abbiamo scelto di presentarci da soli – hanno spiegato – perché è determinante per costruire o ricostruire un partito. Non troveremo visibilità in un contenitore comune". L’obiettivo è portare la propria identità e la propria voce nel prossimo consiglio comunale. E’ già pronta anche la lista dei candidati a consigliere. Con il candidato a sindaco Roberto Bertini, sono in lista Angela Accardi, Olesea Balanel, Gian Piero Beneforti, Claudio Capecchi, Domenico Izzo, Immacolata Lacava, Alessandro Moriconi, Mario Moriconi, Zinovia Nicorean, Basile Rodi, Giacomo Sambusida, Matteo Schinco, Angela Sorrentino.

"Il Pci è tornato a lavorare, ricostituendosi con determinazione – ha detto il segretario Zara – per quei diritti fondamentali e costituzionali perduti, come lavoro, sanità, istruzione, stato sociale. Agliana ha bisogno di valorizzarsi con un programma politico che vada verso i bisogni dei cittadini, soprattutto dei lavoratori e dei più deboli, verso il recupero di quella dignità che merita una comunità laboriosa e civile. Vogliamo fare un patto con la popolazione aglianese, cercando di capire i bisogni per inserirli nel nostro programma elettorale".

Roberto Bertini, laureato in scienze politiche e con un lunghissimo impegno nel sociale e in politica, sempre orientato al comunismo, è quarratino, ma ha vissuto alla Ferruccia di Agliana. Tra gli obiettivi del Pci, il "No" alla Multiutility, servizi sociali, attenzione ai diversamente abili, manutenzione strade, rendere percorribile in sicurezza il cavalcavia sull’autostrada anche a piedi e in bicicletta. "Anche la proprietà privata deve avere una funzione sociale – ha detto Bertini –. Il degrado di Villa Baldi alla Ferruccia è un bruttissimo biglietto da visita e seguiremo il recupero del complesso ex Tempesti".

Claudio Capecchi ha parlato del termovalorizzatore di Montale. "Il termovalorizzatore non è tra le maggiori fonti inquinanti – ha detto –. Condividiamo la strategia “Rifiuti zero“, riciclo, recupero e riuso, ma resta comunque una parte di rifiuti indifferenziati da smaltire. Per raggiungere l’obiettivo ci vorranno anni.

"Con la chiusura dell’inceneritore entro il 2024 i rifiuti indifferenziati andrebbero in altri impianti con maggiori costi per i cittadini. Quindi è necessario dotare l’impianto di un sistema di abbattimento fumi, con emissioni a vapore acqueo. Il termovalorizzatore può essere fonte di utili. Il vero problema – ha aggiunto Capecchi – è il vivaismo che a causa di eccessivi prelievi d’acqua provoca l’abbassamento della falda idrica".

Piera Salvi