REDAZIONE PISTOIA

Il suono prende forma Con Nub Project e Tosi l’arte è a "Mezz’aria" a Palazzo Fabroni

Inaugura oggi "La strana apertura della ricerca sonora": la maxi-collettiva che espone le ricerche di 16 artisti italiani negli spazi del Museo del Novecento e del Contemporaneo .

Il suono prende forma Con Nub Project e Tosi l’arte è a "Mezz’aria" a Palazzo Fabroni

Immaginare la fisionomia di una voce, dare corpo a un suono, rendere visibile insomma ciò che non è negli occhi che incontra il suo "traduttore" naturale, ma nelle orecchie. Una sfida che diventa arte a Palazzo Fabroni in "Mezz’aria-La strana apertura della ricerca sonora", nuova mostra (inaugurazione oggi alle 19) pensata e curata da Nub Project e Gabriele Tosi che diventa sfida anche per chi come noi ha il compito di raccontarla a chi legge.

Tutto comincia dalla luce e quindi dall’atmosfera dalla quale appena varcata la soglia del primo piano del Fabroni si viene investiti: l’aria si fa blu, come se la si potesse vedere, descriverne i confini, prova anche questa di un ‘impossibile’ che attraverso l’arte diventa reale, tangibile appunto. In quest’aria che si tocca, ecco quindi parlare la installazioni – o forse dovremmo chiamarli interventi – di sedici artisti italiani (Marco Baldini, Elena Biserna, Luca Boffi, Andrea Borghi, Francesco Cavaliere, Stefano De Ponti, Nicola Di Croce, Giulia Deval, Alessandra Eramo, Renato Grieco, Riccardo La Foresta, Enrico Malatesta, Chiara Pavolucci, Leandro Pisano, Diana Lola Posani, Francesco Toninelli) che negli ultimi anni hanno animato un progetto di ricerca ancora non esaurito attorno al suono.

Domande quindi, dialoghi, punti di sospensione e questioni aperte che esplorando le undici sale raggiungono anche chi visita a partire da oggetti che parlando di suono parlano in realtà d’altro, di relazioni e coinvolgimenti, ma anche di radici e origini, come accade con gli arnesi di Malatesta presi in prestito alla cultura rurale romagnola. C’è poi un suono ricorrente che accompagna la visita – particolare questo che diventa evidente all’orecchio di chi stia esplorando la mostra probabilmente solo dopo aver preso confidenza coi luoghi, i gesti artistici, i contenuti – ed è quello di "pelli morte" scricchiolanti, quell’unisono che si fa installazione con l’intervento di La Foresta: 189 pelli usate di tamburi disseminate sul pavimento sono un invito all’interazione e quindi al rumore, oppure, al contrario laddove si scelga di non calpestarle, al silenzio. E poi ancora: bisbigli che escono dalle pareti ("Soffio" di Alessandra Eramo) il cui ascolto è capace di segnare un confine tra il dentro e il fuori; in qualche caso parole di senso, in altre no, ma non è questo ciò che importa.

La stanza sospesa di Toninelli ("Succo di tenebra") è un invito a entrare, a sedersi sulla sedia, a immergersi in un mondo altro, lontano, a isolarsi, di nuovo a segnare un confine attraverso il suono che diventa qui l’unica compagnia e quindi l’unico mondo possibile. In una delle sale inoltre prenderà vita questa sera in occasione dell’opening l’intervento live di Renato Grieco che metterà in scena una sorta di ufficio che ruota attorno alle opere e ai linguaggi in mostra, rielaborando in chiave surreale e ironicamente burocratica i temi del progetto e quanto condiviso dagli artisti coinvolti. Compresi nel calendario di "Mezz’aria" altri tre interventi dal vivo, che animeranno le sale nei giorni 10, 11 e 17 giugno.

"La mostra collettiva che sarà inaugurata a Palazzo Fabroni – sottolinea l’assessore alla cultura del Comune di Pistoia, Benedetta Menichelli – è un progetto culturale innovativo e interessante, una sperimentazione di varie forme di arte tra cui suono, performance, installazioni, foto, che si inserisce a pieno titolo nella linea programmatica del dialogo fra i diversi linguaggi della contemporaneità avviata da tempo dal Museo del Novecento e del Contemporaneo di Pistoia". La mostra resterà aperta fino al 25 luglio dal martedì al venerdì dalle 10 alle 14 (venerdì 26 maggio aperta dalle 15 alle 19), il sabato e la domenica dalle 10 alle 18; cambio di orario dal 1° giugno: porte aperte dalle 15 alle 19 dal martedì al venerdì e dalle 11 alle 19 il sabato, la domenica e i festivi. Ingresso a 3,50 euro.

linda meoni