EMANUELE CUTSODONTIS
Cronaca

Il talento di Rachele. Prima allenatrice Uam: "Addestrare i cani non è solo per uomini"

Corradini, 26 anni, unica italiana nell’elenco dell’Ente Nazionale Cinofilia "Per avere l’abilitazione mi sono sottoposta a prove fisiche durissime. Dobbiamo gestire il rischio di farci male e tutelare i nostri animali".

Corradini, 26 anni, unica italiana nell’elenco dell’Ente Nazionale Cinofilia "Per avere l’abilitazione mi sono sottoposta a prove fisiche durissime. Dobbiamo gestire il rischio di farci male e tutelare i nostri animali".

Corradini, 26 anni, unica italiana nell’elenco dell’Ente Nazionale Cinofilia "Per avere l’abilitazione mi sono sottoposta a prove fisiche durissime. Dobbiamo gestire il rischio di farci male e tutelare i nostri animali".

Rachele Corradini ha 26 anni, e vive a San Quirico in Valleriana, nella stessa struttura che ospita il rifugio per cani Valdiflora e la scuola Delfino, che gestisce insieme ai genitori, Diego e Moira. Ha appena ottenuto, prima donna a riuscirci in Italia, un riconoscimento importante e prestigioso: l’abilitazione di UAM ENCI. Una sigla che significa Uomo Assistente Mondioring, una disciplina sportiva internazionale che mette in evidenza la capacità del conduttore, le attitudini del cane e, soprattutto, il suo patrimonio genetico. Lo scorso aprile, inoltre, Rachele si era diplomata Campionessa Mondiale a Squadre con la nazionale italiana nella disciplina Agility Dog.

Perché la scelta di lavorare con i cani?

"È sempre stata una passione. Poi, sono figlia d’arte: mia madre e mio padre hanno una passione bruciante per i cani e me la hanno trasmessa".

Che tipo di attività svolgete?

"Abbiamo svariate attività, in particolare ci occupiamo di formazione cinofila a 360 gradi, che poi si allarga anche alla parte agonistica. Siamo specializzati in Agility dog e Mondioring".

In cosa consiste il vostro training in ambito sportivo?

"Io mi occupo prevalentemente di Agility, che è una disciplina in cui il cane deve effettuare un percorso numerato senza commettere errori e nel minor tempo possibile. Anche il Mondioring è una disciplina sportiva che prevede una parte di obbedienza, una di salti, ed una terza di morso con uno o più figuranti, appunto lo Uam".

Da qualche giorno, è formalmente entrata nell’elenco degli Uam dell’Ente Nazionale Cinofilia Italiana.

"Si. Abbiamo svolto due giorni di esami e da domenica anche io ho ottenuto l’abilitazione ufficiale. L’esame si è svolto in tre parti: una teorica, una fisica, per superare la quale ho dovuto sottoporre il mio fisico a prove prettamente maschili, quindi pensate per un fisico e una resistenza maschile. Infine la terza parte con i cani".

Sei la prima Uam donna in Italia. Che cosa prova?

"Nella storia di questa disciplina, sì, sono la prima donna in Italia ad aver ottenuto l’abilitazione. È stata dura. Come detto mi sono dovuta sottoporre ad allenamenti molto impegnativi e ho passato dei periodi difficili. Ma ce l’ho fatta".

Il suo successo rappresenta uno spartiacque, insomma.

"È talmente pensato al maschile, questo ruolo, che per una donna è quasi impossibile, riuscire a superare le prove necessarie. Nelle prove fisiche indossiamo costumi ingombranti e pesanti: il cane, ovviamente sotto il controllo del conduttore, ci arriva addosso per morderci e noi dobbiamo saper gestire la situazione a tutela di tutti. In generale basti pensare che, al momento, la stessa sigla dell’abilitazione ne contempla solo la versione Uomo".

Emanuele Cutsodontis