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Il Tribunale dà ragione alla lavoratrice

Il Tribunale di Firenze ha respinto il ricorso di Unicoop Firenze contro una lavoratrice di Quarrata licenziata per aver lavorato durante la malattia. La sentenza conferma la legittimità del comportamento della dipendente.

Il Tribunale ordinario di Firenze, sezione lavoro, giudice Tommaso Maria Gualano, ha rigettato il ricorso di Unicoop Firenze nella fase di opposizione nella vicenda, già da noi riportata, che vedeva protagonista una donna di 41 anni, di Quarrata. La sentenza arriva a un anno esatto dall’ordinanza che era stata emessa dallo stesso tribunale, dal giudice Stefania Carlucci e la conferma ribadendo il comportamento perfettamente lecito della lavoratrice. La donna, come avevamo scritto un anno fa, addetta alla pescheria e in malattia dopo l’intervento al tunnel carpale, era stata pedinata da un investigatore privato incaricato dalla Coop e licenziata in tronco per giusta causa perchè, durante il periodo di malattia, aveva lavorato, per qualche giorno, in uno studio per geometra compromettendo, secondo l’azienda, il percorso di guarigione. La causa si era conclusa con la sentenza favorevole alla lavoratrice e il licenziamento era stato annullato. E’ assistita dall’avvocato Yara Serafini del foro di Firenze, mentre Unicoop Firenze Società Cooperativa è rappresentata dall’avvocato Gian Luca Pinto. L’ordinanza del giudice Carlucci era stata emessa in base alla legge Fornero che prevedeva la possibilità di opposizione e quindi il doppio grado di giudizio. La donna era poi tornata al suo posto di lavoro, nella Coop di Montemurlo.

"La condotta addebitata, pur verificatasi sul piano della materialità storica – si legge nella sentenza – , ha integrato un comportamento legittimo, privo di rilevanza giuridica sul piano disciplinare". "In diritto – commenta per noi l’avvocato Serafini – si dice che il comportamento del lavoratore, pur verificatosi, è giuridicamente insussistente perché perfettamente lecito".

l.a.