"Illusorio credere che non ci siano ricadute"

La Fondazione Turati gestisce importanti strutture a Pistoia per l'assistenza e la riabilitazione, ma l'incertezza sulla convenzione con l'Asl mette a rischio gli occupati.

"Illusorio credere che non ci siano ricadute"

La Fondazione Turati gestisce importanti strutture a Pistoia per l'assistenza e la riabilitazione, ma l'incertezza sulla convenzione con l'Asl mette a rischio gli occupati.

La Fondazione Turati gestisce una struttura a Gavinana che accoglie 130 ospiti nelle due Rsa (da 60 e da 70 posti), e altri 90 pazienti per le cure destinate alla disabilità o nei percorsi di riabilitazione, contando su un personale tra infermieri,

Oss, terapisti, psicologi, e animatori, di 200 dipendenti. Si tratta della struttura più importante sul territorio provinciale. Nella sede di Gavinana sono attualmente 48 i posti letto dati in convenzione alla Asl nel reparto di riabilitazione, dunque posti letto di fatto destinati al percorso della sanità pubblica. Di questi, come ci spiega il direttore generale Maurizio De Scalzi, circa 22 restano annualmente non occupati. Una riserva che evidenzia le potenzialità della struttura, che potrebbe arricchire la sua offerta in convenzione con l’Asl Toscana Centro. Inoltre, a Pistoia, la Fondazione Turati gestisce il Centro di Terapia Fisica e Riabilitazione nella sede sul viale Adua. In tutto, nelle due sedi della montagna e a Pistoia, la Fondazione conta su 50 dipendenti, tra Oss, infermieri e medici. L’incertezza sul rinnovo della convenzione con l’Asl nella sua portata, mette a rischio anche questi contratti.

"È illusorio pensare che il cambiamento sia a somma zero per i livelli occupazionali – scrive il presidente Magni (nella foto) – . Se la struttura A perde budget a favore della struttura B che dista cinquanta o più chilometri è pensabile che la struttura A si tenga tutti i dipendenti o che quella parte legata al budget faccia tutti i giorni avanti e indietro, turni compresi, con il nuovo luogo di lavoro?".

M.V.