REDAZIONE PISTOIA

Impianto di Tana Termini, il Comitato valle del Lima dà battaglia

Contro il progetto, le osservazioni di tecnici e cittadini: "Impatto ambientale e contrasto con la vocazione turistica del territorio"

Impianto di Tana Termini, il Comitato valle del Lima dà battaglia

Tana Termini: il Comitato la "Valle del Lima" dirama una nota per informare i cittadini di aver dato mandato ad un avvocato, un geologo ed un geometra di presentare osservazioni tecniche sull’impianto la cui messa in opera è ipotizzata al confine tra i Comuni di San Marcello Piteglio e Bagni di Lucca, in sostituzione di un impianto non molto diverso, chiuso anni addietro tra mille polemiche dovute al puzzo, definito insopportabile, a problemi creati dal traffico pesante e tante limitazioni allo sviluppo turistico.

Il Comitato informa che ha presentato, in base alla legge, osservazioni al progetto di impianto della Pistoia Compost, in particolare: "I punti critici che sono stati rilevati dai nostri tecnici e presentati alla Regione consistono in ben quattordici osservazioni che spaziano dalla necessaria verifica di conformità dell’impianto ai titoli edilizi, verifica delle misure progettuali, rilevati problemi di sanatoria di alcuni volumi, rilievi su vincoli paesaggistici, vincolo idrogeologico, piano strutturale, piano di indirizzo territoriale con valenza di Piano Paesaggistico e anche la destinazione urbanistica dell’area".

Non solo, si legge nella nota: "si evidenzia che dove si vuole costruire è una zona classificata come area a pericolosità idraulica molto elevata (P4). Oltretutto, ad avviso dei nostri tecnici, parte dei manufatti che si vogliono costruire andrebbero a violare la misure previste per la distanza dal ciglio della sponda del fiume".

Infine l’impianto sarebbe in contrasto, a loro avviso, con il Piano Rifiuti e Bonifica della Regione Toscana. "Però, indipendentemente dalle suddette osservazioni tecniche, il punto centrale della nostra critica e della nostra opposizione all’impianto rimane nel fatto che il nostro territorio oramai ha una vocazione turistica – culturale che è in palese contrasto con simili impianti che presuppongono un determinato impatto ambientale. In particolare, a nostro avviso non ci troviamo innanzi ad un "revamping" di un impianto ma alla "riesumazione" di un impianto che viene da un vecchio passato dimenticato e che riguarda una struttura che era invisa da anni a tutta la cittadinanza. Non solo, si vuole evidenziare che le nostre osservazioni sono statE condivise da dodici associazioni sportive che vivono ogni giorno sul fiume".

Non ultimo, il sostegno delle associazioni ambilentaliste, prima fra tutte di Legambiente, che seppur sia favorevole ai suddetti tipi di impianto, ha voluto sottoscriverle perché da più di dieci anni lotta contro la scelta scellerata della collocazione in un simile contesto ambientale e paesaggistico".

Andrea Nannini