Poco più di 27mila imprese attive (27.108 per la precisione), uno stop all’emorragia di chiusure per quanto concerne il comparto delle costruzioni ma, purtroppo, una contrazione abbastanza importante fra il -3% ed il -6% per ristorazione, calzature e industria del legno, tanto per citare qualche comparto.
E’ tempo di bilanci di fine 2023 per la Camera di Commercio di Pistoia e Prato, che ha messo in fila i numeri relativi ad aperture e chiusure di aziende nel corso dell’anno solare. Complessivamente, rispetto al 2022, il saldo tra imprese iscritte e cessate alla Cciaa interprovinciale, ma solo per il territorio pistoiese, appare pesante, con un -398. Quella che, però, sembra una voce preoccupante, va contestualizzata a un dato positivo come il tasso di natalità imprenditoriale che, lo scorso anno, è arrivato al 5,32%, andando a collocare Pistoia al 27° posto in Italia.
Entrando nello specifico, emergono diffuse difficoltà nel manifatturiero pistoiese che riguardano tutti i principali comparti. Settori come tessile, abbigliamento e calzature (-5,8%), carta, cartotecnica e stampa (-2,3%) e industria del legno e del mobile (-4,2%) sono stati particolarmente colpiti. Stabile l’andamento nella meccanica. In miglioramento il comparto dell’industria alimentare (+1,9%) e, soprattutto, quello dell’industria chimico-farmaceutica, plastica e gomma (+4,4%). Anche il commercio (-2,7%), soprattutto nella componente all’ingrosso (-3,8%), e il settore dei servizi turistici, di alloggio e ristorazione (-3,2%), dove i servizi di ristorazione e le strutture ricettive hanno avuto un andamento pressoché simile, mostrano una riduzione delle imprese attive.
Nel comparto agricolo si osserva una leggera flessione (-0,6%), mentre notizie più incoraggianti provengono dal comparto dei servizi con un significativo aumento nei servizi avanzati e di supporto alle imprese (+4,1%), nel settore finanziario e assicurativo (+1,3%) e nelle imprese dedite ai servizi rivolti alle persone (+1,5%).
L’andamento dei flussi di iscrizione e di cessazione ha comportato, rispetto al balzo registrato nel 2022, una significativa riduzione del tasso di turn-over del tessuto imprenditoriale pistoiese.
"Nonostante le dure sfide il nostro territorio mostra resilienza, determinazione e vivacità nel perseguire la crescita economica – commenta Dalila Mazzi, presidente della Camera di commercio di Pistoia-Prato (nella foto) – siamo consapevoli che la strada da percorrere è ancora lunga, ma la Cciaa resta in prima linea al fianco delle imprese, soprattutto di coloro che sono ancora alle prese con le conseguenze dell’alluvione dello scorso novembre. Numerosi i servizi offerti gratuitamente dall’ente camerale e per il 2024 sono previsti nuovi bandi di contributo per sostenere ulteriormente le imprese del territorio". A livello complessivo, sul territorio camerale ci sono 56.265 imprese attive: a Prato c’è uno sviluppo imprenditoriale moderatamente positivo del +0,5%, in provincia di Pistoia si osserva una contrazione abbastanza significativa del -1%.
S.M.