REDAZIONE PISTOIA

In attesa del caos. Il ponte sarà chiuso: "Non avremo nemmeno il passaggio pedonale"

I residenti di Pontenuovo e Santomato sono preoccupati e mobilitati "Non potremo portare i nostri figli a scuola nè assistere i nostri anziani".

I residenti di Pontenuovo e Santomato sono preoccupati e mobilitati "Non potremo portare i nostri figli a scuola nè assistere i nostri anziani".

I residenti di Pontenuovo e Santomato sono preoccupati e mobilitati "Non potremo portare i nostri figli a scuola nè assistere i nostri anziani".

PONTENUOVO (Pistoia)

Arrabbiati e molto preoccupati, i residenti del Pontenuovo sono in rivolta contro l’imminente chiusura del ponte sulla Bure che spaccherà in due la frazione per due mesi, dal 23 ottobre al 20 dicembre, per i lavori di demolizione e ricostruzione del ponte. Il problema è che sarà una chiusura totale che non prevede il passaggio nemmeno a piedi. "Dal 23 prossimo qui avremo il caos – dice Paolo Bovani, presidente del Comitato Civico di Pontenuovo – si divideranno i bambini dalle scuole, gli anziani dalle badanti e per i negozi sarà un colpo durissimo che metterà alla prova la loro stessa sopravvivenza". Le famiglie che abitano a ovest del ponte non potranno portare i loro figli alla scuola dell’infanzia e alla primaria che si trovano a poche decine di metri di distanza, ma dalla parte est del ponte. "Io abito di qua, proprio vicino al ponte – dice Veronica Fratea – e in quella casa di là dal ponte vive mia madre anziana che devo assistere e non so come farò a raggiungerla, poi ho un bambino che va a scuola, lo accompagnavo a piedi in pochi minuti e ora come farò ?".

"Se almeno avessero fatto prima la ciclabile, quella della ciclovia del sole che pure è prevista – dice Patrizio Breschi – almeno avevamo quella per andare da una parte all’altra. Qui una passerella per i pedoni ci vuole". "Un lavoro di questo genere, con un impatto così pesante sulla vita dei residenti, andava programmato diversamente – dice Stefano Boni – innanzitutto in un altro periodo, magari durante la chiusura delle scuole e anche in un periodo dell’anno di tempo più stabile e non così soggetto a piogge. Poi bisognava prevedere una passerella pedonale per non staccare completamente una parte dell’abitato dall’altra e c’era da pianificare una qualche viabilità alternativa". Su una possibile viabilità alternativa lo stesso Boni, e tutto il Comitato, hanno fatto una proposta alla Provincia per poter utilizzare provvisoriamente delle stradine secondarie per aggirare il ponte.

"Abbiamo proposto di mettere a senso unico la via Sopra Bure – spiega Bovani – in direzione di Pistoia una stradina che in un tratto è bianca, ma che potrebbe essere utilizzata purché non rimanga a doppio senso, e poi si potrebbe mettere un senso unico, in direzione opposta, via del Forramoro, che passa dalla Chiesina". Tra l’altro, come fanno notare tutti i residenti della zona, quelle stradine saranno comunque prese d’assalto dal traffico che non potrà passare dalla Montalese con il rischio di intasamenti e di problemi di sicurezza. C’è quindi da aspettarsi il caos non solo sulla montalese, ma anche sulla vecchia strada tra Montale e Pistoia che passa da Chiesina Montalese e dove il punto più critico è un ponticino che non sopporterebbe un aumento del volume di traffico. A esprimere la propria protesta anche i residenti di Santomato, con la presidente del Comitato Daniela Rafanelli. "Il lavoro che sta per iniziare – afferma la consigliera comunale del Pd Stefania Nesi, che risiede al Pontenuovo – doveva essere pianificato molto meglio soprattutto per la viabilità minore e in ogni caso va ribadito che questa situazione di grave disagio deriva dal fatto che non c’è la Variante alla Montalese e si conferma la necessità di un impegno forte per la nuova strada". Anche gli striscioni e i cartelli esposti dai residenti sul ponte richiamano con forza le promesse non ancora mantenute di realizzare la variante, da tutti indicata come la vera e unica soluzione.

Giacomo Bini