DANIELA GORI
Cronaca

In viaggio per il Papa: "Sono partita di notte. Era uno di famiglia"

Alessandra Corti insegna religione ad Agliana (Pistoia). La collega Valentina Brachi: "Le sue scarpe segno d’umiltà".

Alessandra Corti in compagnia di un amico al funerale di Papa Francesco

Alessandra Corti in compagnia di un amico al funerale di Papa Francesco

È partita da casa sua, a Montemurlo, alle tre del mattino e una volta arrivata a Firenze è salita sul primo treno per Roma, per andare al funerale di Papa Francesco. Alessandra Corti, insegnante di religione in una scuola di Agliana per la diocesi di Pistoia e animatrice senior del progetto Policoro, non voleva mancare nel giorno dell’ultimo saluto al Pontefice. "Sono riuscita a entrare in piazza San Pietro dopo un’ora e mezzo di coda – racconta la giovane docente, che si divide tra Prato e Pistoia –: l’organizzazione capillare e efficace ha permesso di distribuire la folla, anche aprendo più varchi alla piazza. Passo dopo passo sono arrivata sotto l’obelisco Vaticano e da lì ho potuto seguire benissimo tutto il rito direttamente, senza bisogno di ricorrere al maxischermo".

Inutile sottolineare quanto l’emozione sia stata forte: "Impressionante era vedere quel feretro di legno mentre accanto c’erano le persone più potenti del pianeta. Ho pensato a come un solo uomo abbia avuto il potere di radunare attorno a sé in una volta sola i leader del mondo". Tra le impressioni più vive che sono rimaste nella mente e negli occhi di Alessandra, la presenza di tanti giovani: "Ero circondata da molti ragazzi e ragazze provenienti da tutte le parti d’Italia – racconta –: tra di loro si palpavano contegno e commozione, quasi come se stessero assistendo al funerale di una persona di famiglia, una persona cara. Malgrado il caldo e la Messa in latino, difficile da comprendere per la maggior parte dei presenti, ognuno stava dignitosamente composto, mentre a molti scendevano le lacrime. "Per me, che ero già tanto emozionata – ci confessa –, è stato ancora più toccante quando all’improvviso un lieve venticello ha fatto girare le pagine del Vangelo adagiato sulla bara, rendendo ancora più irreale l’atmosfera che si respirava".

Clima di composta commozione descritto anche da una collega di Alessandra, Valentina Brachi, che giovedì è riuscita a entrare dentro la basilica e rendere omaggio al feretro di Papa Francesco, che lei stessa aveva avuto modo di incontrare più volte: "La fila scorreva in silenzio, c’erano persone di tutte le età, anche famiglie con i bambini. Una volta dentro, al cospetto della salma del Pontefice, l’emozione è stata fortissima – ci ha raccontato Valentina –. Come tutti i presenti non sono riuscita a trattenere le lacrime non appena ho visto Papa Francesco dentro la bara. Tutti piangevano: anche i collaboratori del Papa che erano lì intorno avevano gli occhi gonfi di pianto. Due cose mi hanno particolarmente intenerita – ricorda –: vedere esanimi le sue mani, che avevano stretto tante altre mani trasmettendo tutta la sua vitalità; e le sue scarpe nere, consumate, che dimostrano la sua vita trascorsa in modo semplice e nell’umiltà".