Protagonista della vita artistica pistoiese da decenni, protagonista per il mese di febbraio delle vetrine espositive della Biblioteca San Giorgio. E’ stata inaugurata (fino al 28 febbraio negli orari di apertura della biblioteca) la mostra dedicata all’arte di Flavio Bartolozzi dal titolo "La materia (o la forma) del segno". L’esposizione, curata da Roberto Agnoletti e Nazario Scelsi, con la collaborazione di Duccio Bartolozzi, Antonio Luigi Pavone e Laura Contini, è stata aperta alla presenza dell’artista con gli interventi di Roberto Agnoletti, Nazario Scelsi e Antonio Frintino, con la visita guidata in anteprima con l’artista e i curatori, prevista dal progetto "Arte per tutti alla San Giorgio" degli Amici della San Giorgio.
"Le opere esposte – spiega il curatore Scelsi – si sono inanellate da sole, arrivando a rappresentare un’antologica come i capitoli (sette) di una vita dedicata all’arte. Un solo filo conduttore, ‘il segno’, che non ha più abbandonato il fare di Bartolozzi. Un’espressione soul, la forma dell’anima, su carte bianche, povere, o riutilizzate e restituite a nuova vita; le sculture realizzate con materiali poveri, il cemento o il tradizionale cotto, poi patinato o dorato con il mestiere degli antichi maestri".
Bartolozzi, classe 1938, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Firenze, allievo di Antonio Berti e Ugo Capocchini e con maestri quali Angelo Maria Landi, Alberto Caligiani, Onofrio Martinelli e Renzo Grazzini. Dal 1967 al 1971 ha frequentato lo studio dello scultore Alexander Zschokke a Basilea. Ha insegnato Plastica e modellazione al Liceo Artistico Michelucci di Firenze. Dal 1958 è presente in mostre personali e collettive nelle maggiori città italiane ed europee.