Il Pd di Quarrata, con le altre forze di centrosinistra comprese le liste civiche, prendono posizione per l’ammodernamento dell’inceneritore di Montale. Da una discussione approfondita promossa dal Pd sull’opportunità di "proseguire con l’esperienza di mantenere sul territorio l’impianto del termovalorizzatore di Montale", è emerso un documento di sintesi firmato da Partito Democratico di Quarrata, Italia Viva, Lista Civica "Siamo Quarrata", Capogruppo Lista Civica Futuro Civico, + Europa, GD Quarrata, Sinistra, Pace, Ambiente Quarrata che si conclude indicando come fine quello di "rendere l’impianto essenziale riammodernando per renderlo più sicuro, più efficiente, come bene per la collettività".
Il documento parte dalla "consapevolezza che fare politica è saper gestire i bisogni e le criticità del territorio affrontando, laddove sia necessario, anche scelte non scontate nel bene della collettività" e dall’obiettivo di "raggiungere un’economia circolare dei rifiuti con basso impatto ambientale".
Con la constatazione che "questa pratica, seppur virtuosa e sempre più in crescita, non riesca a recuperare la totalità dei rifiuti prodotti dai territori" e che quindi "ogni ciclo integrato dei rifiuti richiede un impianto di trattamento di fine ciclo per i rifiuti non recuperabili" e attualmente le soluzioni sono solo discariche o trattamenti termici. Il documento articola e integra la posizione sul termovalorizzatore con una serie di istanze ambientali, sanitarie e sociali.
Dal punto di vista dell’ambiente le esigenze sono: "controllo impianto con riduzione e monitoraggio dei gas clima alteranti e degli ossidi di azoto, potenziamento della differenziata e raccolta puntuale sul territorio compreso il vetro, inserire l’impianto in una o più comunità energetiche per rendere alla collettività un accesso all’energia più sostenibile e con un prezzo calmierato, una nuova linea di smaltimento dei pannelli fotovoltaici e di attrezzature di accumulo elettrico, progetti di studio per nuove tecnologie, incentivi a conversione energetica delle utenze".
Sul piano della salute le esigenze sono: "chiusura dell’indagine epidemiologica, pubblicazione dei parametri di misura e controllo su portale pubblico, istituzione di un tavolo di controllo permanente".
Sul piano sociale si chiedono: "percorsi formativi per tutta la cittadinanza per una cultura del corretto riciclo e della raccolta differenziata, comunità energetiche di area intercomunale, per politiche di fornitura democratica dell’energia elettrica al fine di promuovere un futuro reddito energetico, una remunerazione annuale per i territori con la possibilità di dedicare una quota parte dei proventi dell’energia elettrica per fondi in aiuto al territorio, tutelare i posti di lavoro dei dipendenti dell’impianto".
Giacomo Bini