REDAZIONE PISTOIA

Inceneritore, nessuna riduzione: "La cantonata del centrodestra"

Il Comune di Montale conferma che continuerà a ricevere l'indennità ambientale senza riduzioni, smentendo le preoccupazioni del centrodestra.

Il sindaco Betti e l’assessore Logli

Il sindaco Betti e l’assessore Logli

"Montale continuerà ad avere il ristoro ambientale senza alcuna riduzione, l’interpellanza del centrodestra in proposito si basa su una confusione tra due indennità del tutto diverse tra loro". Il sindaco Ferdinando Betti e l’assessore alle finanze Emanuele Logli ci tengono a rassicurare i cittadini sul fatto che il Comune continuerà a ricevere gli oltre 300mila euro di Indennità di disagio ambientale che gli viene riconosciuta dall’Ato Toscana Centro per la presenza dell’inceneritore. "Il centrodestra ha preso una cantonata – spiega Logli – perché si basano su una delibera della giunta regionale che riguarda un altro tipo di ristoro, quello legato all’ex ecotassa, che il Comune di Montale non ha mai finora ricevuto e non ha nulla a che fare con l’indennità deliberata dall’Ato". La precisazione del sindaco e dell’assessore è avvalorata da una nota di chiarimento ricevuta dal direttore generale dell’Ato Toscana Centro Dario Baldini il giorno successivo alla discussione in consiglio. "L’interpellanza evidenzia – scrive Baldini – un quadro impreciso: Montale continuerà a percepire l’indennità di disagio ambientale (Ida) prevista dall’Ato e non si vedrà diminuire l’importo annuo percepito attualmente". "L’indennità che noi riceviamo – spiega Betti – deriva da una solidarietà dei comuni presenti nell’Ato verso quelli che hanno impianti, mentre l’indennità derivante dall’ecotassa è distribuita dalla Regione ai comuni che hanno discariche o inceneritori senza recupero energetico". L’impianto di Montale attualmente non è classificato in categoria R1, vale a dire dotato di recupero energetico. Il Cis chiede da tempo che all’impianto venga attribuita quella categoria di recupero energetico e su questo c’è un contenzioso con la Regione. L’amministratore unico del Cis Edoardo Franceschi precisa che tale richiesta non ha comportato per il Cis nessuna spesa, al contrario di quanto affermato nell’interpellanza del centrodestra, in quanto tali richieste rientrano nella procedura per l’autorizzazione ambientale curate dall’impresa che gestisce l’impianto. "Nel caso in cui all’impianto di Montale non venga riconosciuta la categoria R1 – spiega il sindaco – al nostro comune spetterà dal 2025 oltre all’indennità che già riceviamo, anche l’altra indennità, quella dell’ex ecotassa distribuita dalla Regione, nella misura del 60% come definito dalla Regione, mentre il restante 40% andrebbe ai comuni limitrofi. Se invece verrà assegnata la categoria R1, Montale continuerà comunque a ricevere l’indennità che attualmente riceve" .

Giacomo Bini