Inceneritore, si va avanti. C’è accordo per la proroga. I tre sindaci di Montale, Quarrata e Agliana, soci del Cis spa, hanno firmato

Tre anni più uno, tenendo aperta la possibilità di riconversione dell’impianto

Inceneritore, si va avanti. C’è accordo per la proroga. I tre sindaci di Montale, Quarrata e Agliana, soci del Cis spa, hanno firmato

Inceneritore, si va avanti. C’è accordo per la proroga. I tre sindaci di Montale, Quarrata e Agliana, soci del Cis spa, hanno firmato

MONTALE

L’assemblea dei soci del Cis spa, formata dei tre sindaci di Agliana, Montale e Quarrata, ha deciso la proroga dell’attività dell’inceneritore per un massimo di tre anni più uno e nel contempo di tenere aperta la manifestazione di interesse per altre proposte di riconversione dell’impianto "dato che le tre proposte già presentate non sono state ritenute soddisfacenti". L’esito dell’assemblea è stato reso noto dall’Amministratore Unico Edoardo Franceschi con un proprio comunicato. I tre anni più uno di proroga dovranno servire a compiere dei percorsi partecipativi allo scopo di "individuare la migliore proposta in un’ottica di economia circolare anche e soprattutto alternativa alla tecnologia della termovalorizzazione e gassificazione". Per raggiungere tale scopo i tre sindaci, hanno deliberato all’unanimità, di "dare mandato all’Amministratore Unico per l’espletamento di una procedura di gara per la conduzione dell’impianto, così da garantirne la continuità di funzionamento e preservare i posti di lavoro. La durata dell’affidamento – afferma il comunicato di Franceschi - dovrà essere tale da consentire la programmazione e realizzazione degli interventi necessari per garantire il funzionamento dell’impianto in piena efficienza e sicurezza, ma in ogni caso, i soci, cioè i tre sindaci, concordano che la durata massima dell’affidamento non potrà essere superiore a tre anni più un eventuale anno di proroga". I soci hanno però previsto anche una possibilità di recesso anticipato, cioè prima dei tre anni più uno, degli accordi con il gestore nel caso "si sia individuata, prima della scadenza dell’appalto di conduzione, una proposta alternativa all’impianto attuale".

I sindaci hanno affidato tale possibilità "ad accordi da concordarsi con l’affidatario della conduzione". Uno degli obiettivi dell’assemblea dei soci è anche l’istituzione di un percorso partecipativo. "La prosecuzione dell’attività – afferma Franceschi - consentirà alle Amministrazioni e alla società, nella propria autonomia decisionale, di intraprendere eventuali percorsi partecipativi volti a favorire la scelta della migliore proposta, nonché di preservare i posti di lavoro".

L’assemblea dei soci "ha delegato l’amministratore unico a individuare gli interventi necessari al mantenimento dell’efficienza e sicurezza in ottemperanza all’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale n.d.r.)". L’amministratore unico ci tiene a "ringraziare i sindaci per la loro capacità di trovane unità e convergenza sugli indirizzi gestionali e futuri della società salvaguardando l’occupazione nel rispetto della sicurezza dell’ambiente". Soddisfazione per l’esito dell’assemblea dei soci del Cis è stata espressa anche dal sindaco di Montale Ferdinando Betti. "Sono molto soddisfatto – dice Betti – perché si risolve un problema di non poco conto, tutelando i posti di lavoro e si ottiene altro tempo per vedere se si trova una soluzione alternativa alla termovalorizzazione nell’ottica di una riconversione dell’impianto. Sono anche soddisfatto – aggiunge Betti – per l’unità che c’è stata fra i sindaci dei tre comuni anche se non siamo tutti della stessa appartenenza politica".

Giacomo Bini