
Il consigliere del Movimento 5 Stelle di Agliana, Massimo Bartoli
AGLIANA
Via libera del consiglio comunale aglianese ad uno studio di fattibilità tecnico-economico per la riconversione dell’inceneritore di Montale in impianto per riciclo di prodotti assorbenti per la persona. Così diventano cinque le ipotesi di nuova vita per l’impianto di via Tobagi, che dovrebbe chiudere nel 2023. Alle quattro possibilità annunciate dall’amministratore unico di Cis Spa, Edoardo Franceschi (impianto di trattamento meccanico biologico a freddo di rifiuti indifferenziati, biodigestore che tratta rifiuti organici e li trasforma in energia, gassificatore per lo smaltimento di scarti tessili, impianto di fanghi civili) ora si aggiunge la possibilità di valutare la riconversione in impianto di riciclo di pannolini per bambini, assorbenti femminili e pannoloni per incontinenti che potrebbero trovare nuova vita ed essere trasformati in arredi urbani e altri oggetti di uso quotidiano, come appendiabiti, mollette per biancheria, cartoni per imballaggi industriali, nonché come nuovi prodotti assorbenti per animali.
La proposta di chiedere uno studio di fattibilità su questa ulteriore possibilità di riconversione è stata presentata da Massimo Bartoli, consigliere del Movimento 5 stelle Agliana (all’opposizione), con una mozione che è stata esaminata dalla commissione ambiente ed è poi approdata in consiglio comunale ottenendo consenso unanime dai rappresentanti di maggioranza e opposizione.
"Per correttezza istituzionale – fa sapere il sindaco Luca Benesperi – comunicherò la decisione del consiglio comunale agli altri sindaci proprietari dell’impianto, informandoli che al tavolo istituzionale con Ato, Alia, Regione Toscana, Cis e sindaci di Montale, Quarrata e Agliana, presenterò anche questa ipotesi. In ogni caso – precisa Benesperi – confermo quanto ho già detto: non metterò veti alle possibilità di riconversione". Benesperi, infatti, ha annunciato nei mesi scorsi che le priorità sono: spegnere l’inceneritore di Montale e riconvertirlo salvaguardando i posti di lavoro.
"Sono soddisfatto dell’approvazione unanime della mia proposta da parte del consiglio comunale – dice Massimo Bartoli - e auspico che anche in conferenza dei sindaci venga accolta all’unanimità". Bartoli, nel presentare la mozione, chiedeva di analizzare anche questa ulteriore ipotesi che rappresenta una delle possibili vie da intraprendere per la riconversione in chiave ecologica e di economia circolare, valutando se è economicamente sostenibile e se consente di reimpiegare il personale, per tutelare l’ambiente e posti di lavoro, senza sottovalutare l’aspetto economico-gestionale.
"Attualmente – ha ricordato Bartoli – è in funzione in Italia un unico impianto per il riciclo dei prodotti assorbenti per la persona, con percentuali di riciclo del 100% della materia prima e riduzione di emissioni di Co2".
Piera Salvi