Quarrata (Pistoia), 8 giugno 2020 - «Era un amico di quelli veri, il più buono di tutti, sempre disponibile, sempre pronto a farsi in quattro quando uno di noi aveva bisogno di qualcosa. Ancora stentiamo a crederci, niente nel nostro gruppo da domani tornerà più come prima". E’ difficile descrivere a parole lo strazio degli amici che ieri hanno trascorso il pomeriggio alle cappelle del San Jacopo, per dare l’ultimo saluto ad Antonio. Impossibile è parlare della disperazione della mamma e del babbo, accasciati sulla bara del loro unico figlio costretti dal destino a dover sopportare per sempre il dolore più intollerabile di tutti. Una vita spezzata a 18 anni, neanche compiuti, quella di Stefan Antonio Chelarescu, arrivato bimbetto dalla Romania con tutta la famiglia forse per avere l’opportunità di un futuro migliore, cresciuto in quella Quarrata che oggi si stringe intorno ai genitori per manifestare loro l’affetto e il cordoglio di fronte alla morte di un concittadino tanto giovane.
Il 18enne era andato sabato pomeriggio a fare un giro in moto con altri due amici al lago di Suviana. Al ritorno, per cause non precisate, sulla Porrettana avrebbe perso il controllo del suo Yz 125, andando a sbattere malamente contro un muro, in uno schianto purtroppo fatale. Inutili i tentativi dei soccorsi: il ragazzo è morto sul colpo, sotto gli occhi costernati dei due amici.
"Antonio non andava forte perché era un tipo prudente. La causa di questo incidente non può essere stata la velocità, dev’essere stato un attimo di distrazione, non so come spiegarlo - non si dà pace l’amico del cuore Alessio Pugliese - Tutto quello che so è che dovevamo vederci ieri, quando sarebbe tornato a Pistoia: avevamo fissato in piazza Mazzini. Invece non ci rivedremo mai più, non avremo neppure una tomba su cui piangerlo perché la famiglia lo riporterà in Romania".
Antonio a Quarrata aveva frequentato l’istituto comprensivo Bonaccorso da Montemagno, dove aveva lasciato ai suoi professori il ricordo di un ragazzo molto dolce, timido e tranquillo. "Antonio ha frequentato il nostro Istituto. Davanti a questa terribile notizia, siamo rimasti senza parole – ha detto il dirigente scolastico Luca Gaggioli - i suoi insegnanti che lo hanno accompagnato dall’infanzia all’adolescenza conservano tanti ricordi. Ma ora possono soltanto unirsi in silenzio al dolore della sua famiglia e di quanti lo hanno conosciuto". Il giovane adesso stava frequentando la quarta all’istituto tecnico Fedi Fermi, un percorso di studi scelto soprattutto per la sua grande passione per i motori e per la meccanica. I motori erano sempre al centro dei suoi interessi, come dimostrano le poche foto sul suo profilo di Instagram.