REDAZIONE PISTOIA

Incontro al vertice tra due virtuosi del Jazz

Stasera al Saloncino di Palazzo de’Rossi il concerto di Gabriele Mirabassi e Simone Zanchini, da Charlie Haden a Sivuca

Gabriele Mirabassi, al clarinetto, e Simone Zanchini, accordion, stasera in concerto

Gabriele Mirabassi, al clarinetto, e Simone Zanchini, accordion, stasera in concerto

A tutto jazz: il 2025 della stagione cameristica dei Teatri di Pistoia si apre stasera, sabato 11 gennaio al Saloncino della Musica di Palazzo de’ Rossi (ore 20.30) con una serata alternativa e un duo d’eccezione, quello composto dal clarinetto di Gabriele Mirabassi e dall’accordion di Simone Zanchini, un incontro al vertice tra due grandi virtuosi: la forza e il suono di uno dei migliori clarinettisti del panorama internazionale, sostenuto dal magma sonoro e creativo di uno dei più originali e innovativi fisarmonicisti della sua generazione. Il duo mescola alle sonorità jazz la goliardia dei ritmi del Sud America e la profondità pulsante del vecchio swing. L’eclettismo dei due musicisti permette loro di spaziare e improvvisare in maniera estemporanea con grande empatia, alternando composizioni originali ai classici del repertorio latino-americano.

"Uno cerca una levatrice per le proprie idee, l’altro qualcuno da aiutare: così nasce un buon dialogo", afferma il filosofo Friedrich Nietzsche, e proprio da questa affermazione prescinde Mirabassi, quando spiega cosa significhi suonare in duo: "Formazioni più grandi implicano un lavoro di organizzazione del materiale, una divisione di ruoli e funzioni più rigidamente controllate e preordinate. In duo ci si può permettere più facilmente il viaggio, il coraggio della fiducia, l’abbandono all’ascolto, la sorpresa nel trovare quello che non cercavi, il ritorno a casa senza sapere esattamente da dove sei passato, godere di quello che succede semplicemente perché succede, l’adrenalina dell’incomprensione, l’acutezza dell’attenzione, il fascino del dubbio, il conforto della complicità. Il duo è la quintessenza dello stare insieme, che poi è la gioia della musica".

Il programma comprende brani e improvvisazioni degli stessi esecutori, del contrabbassista statunitense Charlie Haden, del compositore brasiliano Sivuca ed altri. Mirabassi si muove con disinvoltura sia nella musica classica che nel jazz e negli ultimi anni svolge anche una ricerca approfondita sulla musica popolare brasiliana e sudamericana. Numerosissime le collaborazioni: in ambito jazz, Richard Galliano, Enrico Rava, Enrico Pieranunzi, in Brasile, Guinga, André Mehmari, Monica Salmaso e molti altri; nella musica classica, John Cage, Mario Brunello, Andrea Lucchesini- Ha lavorato con artisti di ambiti eterogenei quali Gianmaria Testa, Erri De Luca, Ivano Fossati, Mina, Marco Paolini. Particolarmente interessato alla definizione di una poetica musicale che coniughi il repertorio colto con quello popolare, ha elaborato anche un programma di opere solistiche per clarinetto e orchestra d’archi da lui commissionate. Zanchini, si muove tra musica contemporanea, acustica ed elettronica, sperimentazione sonora e contaminazioni extra colte, senza dimenticare la tradizione. Ha suonato nelle maggiori rassegne in Italia e nei più importanti festival internazionali. Dal 1999 collabora con i Solisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano.

Chiara Caselli