
Il maestro Gregorio Tuninetti, primo flauto dell’orchestra del Maggio Fiorentino
Il 17 marzo 2025 la classe 2°F della scuola media Anna Frank ha intervistato il maestro Gregorio Tuninetti, primo flauto dell’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. Il musicista ha iniziato a cantare da bambino, ma dopo aver ascoltato un flauto durante una messa si è appassionato a questo strumento, che ha cominciato a suonare a 10 anni. Poi ha deciso anche di provare per passione altri strumenti, come la chitarra. Tuninetti ha studiato presso il conservatorio Giuseppe Verdi di Torino e si è perfezionato al conservatorio Reale dell’Aja. Dal 2011 è primo flauto dell’orchestra del Maggio.
Qual era il suo sogno da bambino?
"Ero bravo nei lavori manuali: mi piaceva smontare gli oggetti per vederne il meccanismo e volevo esplorare il mondo".
Com’è nata la sua passione per il flauto?
"Alle elementari dovevo cantare un breve brano da solista in una recita: in questa occasione l’insegnante ha notato il mio talento e ha consigliato ai miei genitori di mandarmi in conservatorio. Qui ho scelto il flauto perché, casualmente, alla messa di Pasqua avevo sentito suonare un flautista e mi era piaciuto molto".
Da quanto tempo suona il flauto?
"Da quasi trent’anni".
Qual è la sensazione che prova quando si esibisce?
"È cambiata nel tempo: all’inizio ero emozionato, adesso, a seconda del brano da eseguire, riesco a lasciarmi andare, perché sono più tranquillo. Infatti con lo studio ho acquisito maggior consapevolezza".
Ha mai pensato di poter diventare una delle parti fondamentali dell’orchestra?
"No. Mi ritengo molto fortunato, perché posso lavorare con professionisti di alto livello. Si impara tanto dai colleghi: l’identità di un’orchestra nasce dal confronto tra tutti i suoi membri. Gli stessi musicisti, poi, suonano in modo diverso a seconda del direttore".
Qual è il brano più difficile che ha suonato?
"Sono tanti, ma direi la Sinfonia classica di Prokofiev, che ho suonato per la prima volta a 14 anni. Ancora mi chiedo come ho fatto, ma grazie allo studio poi sono migliorato. Non si finisce mai di crescere".
Che genere di musica ascolta? "Poca musica classica: trattandosi del mio campo, finisco per analizzare le esecuzioni e poi trovare qualche difetto, preferisco ascoltare musica anni ‘80-‘90, canzoni italiane, ma anche rock e metal. Mi piacciono i mix tra gruppi rock e grandi orchestre".
Perché le piace la musica?
"Perché, una volta che ci si avvicina, ci accompagna per tutta la vita ed amplifica le emozioni; inoltre ci aiuta ad affrontare le situazioni che ci troviamo davanti".