Influencer accusata di diffamazione La fondazione Marini è parte civile

Costituiti nel processo anche l’allora presidente e la consigliera. Si parte a giugno .

Influencer accusata di diffamazione  La fondazione Marini è parte civile

Influencer accusata di diffamazione La fondazione Marini è parte civile

PISTOIA

E’ iniziato ieri mattina davanti al giudice Alessandro Buzzegoli il processo che vede imputata per diffamazione una influencer pistoiese, Anna Paci, classe 1966, al secolo Francesca Melfi.

Il caso, lo ricordiamo, è quello che vede al centro della vicenda la battaglia portata avanti da molti pistoiesi per la difesa del Museo Marini e della necessità di mantenere le opere del grande maestro pistoiese nella sua città. Una battaglia che è stata costellata anche da manifestazioni e atti dimostrativi. Ma nella battaglia c’è chi, secondo la procura, sarebbe andato oltre, in particolare utilizzando la piattaforma del social per lanciare un attacco diffamatorio.

In particolare, sul profilo dell’imputata, erano comparsi, tra il 14 marzo e il 25 giugno del 2020, alcuni post ritenuti, dalla pubblica accusa "lesivi dell’onore e del decoro" sia della Fondazione Marino Marini che di Carlo Ferdinando Carnacini, nella sua qualità, all’epoca dei fatti, di presidente e legale rappresentante della Fondazione e che aveva presentato la querela. Al termine delle indagini svolte dai carabinieri, il pubblico ministero Luigi Boccia ha emesso un decreto di citazione a giudizio. L’accusa di diffamazione aggravata si configura dall’aver usato, per la pubblicazione dei post, la piattaforma social network Facebook e aver raggiunto così più persone, poichè la Paci, conta circa 1800 followers. Quando è stata raggiunta dall’avviso di conclusione delle indagini, assistita dal suo legale, l’avvocato Andrea Niccolai del foro di Pistoia, ha rinunciato all’interrogatorio.

Ieri mattina si è avolta la prima udienza davanti al giudice Buzzegoli: un’udienza meramente tecnica, nella quale c’è stata la costituzione di parte civile della Fondazione Marini, quella dell’allora presidente Carlo Ferdinando Carnacini e della consigliera Silvia Evangelisti, tutti e tre rappresentati dall’avvocato Giovanna Fontanelli del foro di Roma.

L’avvocato Andrea Niccolai ha chiesto quindi un rinvio per valutare la possibilità di un’offerta risarcitoria. La prossima udienxa è stata fissata per il 22 giugno.