
Una manifestazione di insegnanti
Pistoia, 16 aprile 2023 - Con le operazioni di mobilità in corso proprio in queste settimane, anche a Pistoia, parte l’iter che porterà, ad agosto, ad assumere nuovi docenti e personale amministrativo per le scuole. E’ infatti proprio con la mobilità primaverile, al netto dei pensionamenti che sono già stati decisi nei mesi scorsi, che i docenti in attesa del posto fisso potranno sperare di vedersi recapitare per posta elettronica la proposta del tanto sospirato ruolo. Lo scorso anno, dopo la mobilità e i pensionamenti, i numeri delle cattedre disponibili per un contratto a tempo indeterminato in provincia di Pistoia erano centinaia.
Da settembre sono riusciti a strappare un posto di ruolo 518 docenti, di cui 252 sono quelle degli insegnanti di sostegno (103 alle superiori di secondo grado, 75 alle medie, 61 alla primaria e 13 all’infanzia). Gli altri 266 posti a tempo indeterminato sono stati distribuiti a insegnanti delle varie materie negli istituti di ogni ordine e grado. Quest’anno i numeri dovrebbero allinearsi a quelli dello scorso anno dove come sempre, a partire da settembre, la parte da leone la faranno poi l’esercito dei precari che come ogni anno aspettano il contratto annuale. Intanto in queste settimane è conto alla rovescia per chi aspetta di capire se la domanda di trasferimento in altra provincia o comune del territorio sia stata accettata.
E’ proprio grazie a questi movimenti che poi le scuole pistoiesi si renderanno conto dell’organico necessario per fronteggiare il prossimo anno scolastico. Per gli insegnanti, le domande sono scadute a marzo mentre in questi giorni sono aperte ancora per i docenti di religione. Le procedure di mobilità consistono nel trasferimento di sede o ruolo/cattedra di docenti, personale educativo e insegnanti di religione con contratto a tempo indeterminato. Dunque hanno potuto presentare la domanda solo i docenti di ruolo ed educatori. Si tratta di un tassello fondamentale per gli aspiranti docenti che entreranno di ruolo il prossimo anno: anche grazie a queste operazioni, oltre naturalmente ai pensionamenti, c’è più possibilità di guadagnarsi il posto fisso vicino casa.
Resta il rebus delle sezioni che non riusciranno a partire per l’assenza di un numero sufficiente di iscritti. Parliamo di diverse scuole, soprattutto della periferia pistoiese che dal prossimo anno rischiano di vedere insegnanti costretti a trasferirsi. Dopo la chiusura delle iscrizioni, avvenuta a gennaio, la speranza è che arrivino nuovi alunni, come avviene fisiologicamente ogni anno, che arrivano da altri Paesi o magari si sono trasferiti in città recentemente. Tutti i nodi comunque saranno sciolti a giugno quando sarà chiaro di quanti nuovi docenti avrà bisogno il territorio pistoiese.