REDAZIONE PISTOIA

L’intelligenza artificiale anche per fare il pane: nuove ricette e ingredienti, “ma il tocco umano resta fondamentale”

La rivoluzione nei panifici. Arriva l’intelligenza artificiale. Il presidente di Assipan, Alessandro Cioni: “Così questo mestiere diventa più attrattivo. Consentirebbe anche a molti panifici di rilanciarsi. Sarà un percorso graduale”

Un fornaio (foto d’archivio)

Un fornaio (foto d’archivio)

Pistoia, 29 gennaio 2025 – Il futuro in mano all’intelligenza artificiale. Che entra anche nel mondo della produzioni tipiche della tradizione, senza sostituire la mano dell’artigiano. “L’intelligenza artificiale sta entrando in ogni campo delle nostre vite ed anche attività tradizionali, come i panifici, sono interessate da questa possibile rivoluzione”, dice il presidente di Assipan, Alessandro Cioni, di ritorno dalla Sigep, la Fiera nazionale di riferimento per il settore del foodservice, dove sono state presentate le ultime novità in materia.

“L’AI – spiega Cioni – può concretamente migliorare il nostro lavoro. È già in grado, per esempio, di creare nuove ricette, di scegliere i bilanciamenti corretti degli ingredienti, di regolare la temperatura di cottura e gli impasti. In un futuro che è a due passi, collegata ad un software, può davvero modificare l’attività dei panificatori”.

Il che non significa affatto, specifica il presidente di Assipan, fare a meno delle persone. Anzi, tutto il contrario. “Il tocco umano resterà indispensabile – sottolinea – e il tempo che l’AI libererà andrà ad incidere positivamente sulla qualità della vita dei fornai. Sappiamo bene come gli orari rigidi e il sacrificio importante che questo mestiere impone, scoraggino i più giovani. Così però questo lavoro diventa più attrattivo, perché nello spazio libero il fornaio può formarsi, fare ricerca o, semplicemente, riposare maggiormente”.

“Si tratta quindi – conclude Cioni – di una rivoluzione necessaria, che dobbiamo cercare di intercettare in modo costruttivo, perché oltre ad aprire le porte a nuovi ingressi, consentirebbe anche a molti panifici di rilanciarsi. Sarà sicuramente un percorso graduale, ma non accedervi significherebbe rimanere indietro, in termini di evoluzione del mercato del lavoro”.