La lotta dei lavoratori della Iron & Logisticss, che sono in assemblea permanente da 27 giorni, è stata al centro di un incontro pubblico organizzato dal Circolo Arci di Montale e da Libera di Montale Agliana Montale e Santomato nel salone Antares della casa del popolo di Montale. Erano presenti anche esponenti del sindacato Sudd Cobas e un operaio in rappresentanza dei lavoratori impegnati nel presidio permanente alla fabbrica di via Alfieri. L’incontro è iniziato con l’introduzione della presidente del circolo Arci di Montale Cecilia Innocenti a cui ha fatto seguito l’intervento di Chiara Innocenti di Libera. Verso i lavoratori della Iron & Logisticss sono stati rivolti attesti di solidarietà e anche di ammirazione per il coraggio e la perseveranza con cui lottano per i loro diritti. La partecipazione della cittadinanza è stata piuttosto ridotta, tanto che nella sala prevalevano le sedie vuote, ma la discussione è stata vivace e ricca di contenuti con molti interventi al microfono.
"Questo incontro è per noi molto importante – ha affermato Luca Toscano del sindacato Sudd Cobas – per chi trascorre le notti a picchettare la fabbrica ha una rilevanza notevolissima ricevere questa solidarietà". Toscano ha ricostruito la lunga vertenza di cui il presidio attuale è l’ultimo atto, una storia partita da Prato prima in via Ettore Strobini e poi in via Ciulli e fatta di diritti negati, di fabbriche svuotate dai macchinari , di aziende che "spariscono in un posto e riappaiono in un altro", di salari non pagati o pagati con mesi di ritardo, parzialmente e ad arbitrio dei datori di lavoro, di accordi al tavolo di crisi non rispettati, di licenziamenti giudicati illegittimi dal Tribunale ma senza che l’azienda paghi i risarcimenti dovuti, di assegni familiari non corrisposti. "Le responsabilità di queste situazioni sono acclarate – ha detto Chiara Innocenti di Libera – ma chi è responsabile non ha pagato". "Siamo in sedici persone da tanti giorni fuori dalla fabbrica in presidio – ha detto un lavoratore della Iron & Logisticss –alcuni che si sono ammalati. Il proprietario non ci paga quello che ci spetta, questa persona è un criminale". Silvia Bini, presidente di Arci provinciale, ha sottolineato la necessità di recuperare il senso di un impegno collettivo. Il consigliere Sandro Nincheri ha ricordato la mozione proposta da Montale Rinasce e approvata da tutto il consiglio comunale.
Giacomo Bini