REDAZIONE PISTOIA

Istituto Comprensivo Galileo Chini di Montecatini

Il conflitto appena scoppiato nel cuore dell’Europa ha riportato indietro le lancette della nostra storia

Se andiamo sul vocabolario e cerchiamo la parola guerra, troviamo questa definizione: "otta armata fra stati o coalizioni per la risoluzione di una controversia internazionale più o meno direttamente motivata da veri o presunti conflitti di interessi ideologici ed economici, non ammessa dalla coscienza giuridica moderna", proseguendo nella lettura ne troviamo un’altra che il dizionario definisce d’autore: "La guerra è una malattia contagiosa della mente. Impedisce di risolvere i conflitti attraverso la parola".

Noi preferiamo questa seconda: la guerra è veramente una malattia della mente ed ahimè pure contagiosa, altrimenti non si spiegherebbe perché i conflitti sono ancora così numerosi in tutto il mondo ed ora presente anche qui nel nostro continente. Tutto questo ci riporta ad un passato che credevamo morto e sepolto. È incredibile, noi stiamo uscendo da una "guerra", quella contro il Covid, che ha sconvolto l’ Europa e il mondo in questi ultimi due anni. Il Covid, infatti, è stato combattuto come un nemico e veramente ci siamo sentiti in guerra. Stiamo uscendo da questa difficile situazione e sembrava che lentamente stessimo tornando alla normalità ed invece un’altra guerra è scoppiata che ci riporta nell’ansia e nella preoccupazione. Ma davvero questo conflitto "è scoppiato come un fulmine a ciel sereno?".

Non proprio, basta tornare un po’ indietro nel tempo al crollo dell’URSS e alla fine della "Guerra fredda"; questi avvenimenti modificarono la cartina geografica dell’Europa facendo rinascere "nuovi stati": Repubbliche Baltiche, Bielorussia, Moldova, Ucraina che fino al 1991 facevano parte dell’URSS. In particolare la storia dell’Ucraina è sempre stata molto travagliata e noi l’abbiamo definito un paese che "ora c’era, ora non c’era", infatti fin dal 1686 entrò definitivamente a far parte dell’allora Impero Russo che represse i movimenti nazionalisti, vietando addirittura l’uso della lingua ucraina nell’insegnamento e nei documenti ufficiali.

Una volta tornata indipendente, i rapporti con la Russia sono sempre stati difficili e già otto anni fa la guerra era scoppiata (non in modo così drammatico) nelle zone di confine dove forte è la presenza di popolazione russa. Questi argomenti li abbiamo affrontati con le nostre insegnanti di Geografia e Storia, abbiamo provato a comprendere cause e motivazioni, ma anche se capiamo che i problemi sono molti e di difficile soluzione, ci sembra incomprensibile che solo l’uso della forza sia la soluzione possibile, l’unica spiegazione è che veramente la guerra è una malattia della mente.