GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

Jasmine Paolini, da Maresca al trionfo olimpico

Lo zio Adriano alla consegna del Pegaso d’oro alla nipote: "Si è confermata fra le migliori del mondo" .

Jasmine Paolini a Bagni di Lucca (foto Borghesi)

Jasmine Paolini a Bagni di Lucca (foto Borghesi)

BAGNI DI LUCCA (LU) "Come ho visto Jasmine alla premiazione? Serena ancor prima che felice, e penso che sia questa la cosa più importante. Riportarla a Maresca? Non è impossibile, vedremo...". Adriano Paolini, zio della tennista medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024, sorride sornione. C’era anche lui ieri a Bagni di Lucca, il loro paese natale, durante la cerimonia di conferimento del Pegaso d’Oro a Jasmine Paolini. E ha in qualche modo rappresentato San Marcello e la Montagna Pistoiese: Adriano vive a Maresca, da oltre due decenni e la stessa Jasmine è più volte passata dalla frazione del Comune di San Marcello. A quanto pare è stato proprio lo zio, che gioca a tennis da oltre quarant’anni, ad avvicinarla allo sport del quale è diventata oggi una campionessa. E il diretto interessato ricorda la prima volta che Jasmine, allora bambina, prese in mano una racchetta. "Era il 2001: io giocavo al Tc Mirafiume, lei aveva solo cinque anni ed incuriosita da uno sport per lei nuovo seguì le mie orme. Prima di superarmi definitivamente – ha ribadito, con una battuta – voglio ricordare e ringraziare tra l’altro i suoi primi maestri di tennis, Ivano Pieri e Marco Picchi, e l’allora presidente Luca Marchi. Ma penso che il merito sia anche dei suoi genitori: mio fratello Ugo e sua moglie Jacqueline non le hanno mai messo pressione".

Jasmine è cresciuta quindi con il supporto incondizionato del padre e della madre, del fratello William, della nonna Ivonne. E dello zio Adriano, che le aveva pronosticato in tempi non sospetti una carriera di primo piano. "Penso che Jasmine abbia avuto un anno tanto positivo quanto impegnativo. Si è confermata fra le migliori tenniste del mondo e ne sono orgoglioso – ha aggiunto Paolini – ma se questo è un aspetto sotto gli occhi di tutti, c’è un’altra cosa che mi rende felice: nonostante il successo Jasmine è rimasta una persona umile, rispettosa e disponibile con tutti. Lo ha dimostrato una volta di più anche durante la cerimonia". Zio e nipote condividono una sorta di rituale scaramantico: Adriano le invia talvolta un messaggio poco prima delle sfide più importanti. "Ma quando ci rivediamo non sempre parliamo di tennis – ha assicurato Paolini – se Jasmine può ancora migliorare? Personalmente, dico che mantenersi su questi livelli ancora a lungo sarebbe ottimo. Però credo che non abbia ancora raggiunto il suo apice, pur essendoci vicina: penso che abbia ancora qualche piccolo margine". E chissà che più avanti Jasmine non possa tornare a Maresca, magari con un nuovo trofeo. "A breve dovrà ripartire per Doha – ha concluso Paolini – lei ha un buon ricordo di Maresca e son sicuro che tornerebbe volentieri. Vedremo se ci saranno le condizioni più avanti".

Giovanni Fiorentino