Jazz, il ’figliol prodigo’. La love story con Pistoia

Il nativo di Portland trascinò i biancorossi alla conquista della Supercoppa di A2. Poi le grande prestazioni, l’addio e il clamoroso ritorno per l’avventura playoff.

Jazz, il ’figliol prodigo’. La love story con Pistoia

Jazz, il ’figliol prodigo’. La love story con Pistoia

Se ai tifosi del Pistoia Basket parli di Johnson, i loro occhi si possono illuminare ripensando alle gesta di JaJuan (attuale avversario dell’Estra con la maglia di Brindisi) oppure ’intristirsi’ se il riferimento andasse a Dominique, solo per citarne un paio. Ma se accanto a quel cognome aggiungiamo il nome Jazz, allora il loro battito cardiaco accelererebbe improvvisamente. Già, perché la guardia nativa di Portland, oggi in forza alla Real Sebastiani Rietim ha fatto provare grandi emozioni ai sostenitori biancorossi, sia in senso positivo che negativo.

Chi ha seguito appassionatamente la corsa della truppa di coach Nicola Brienza nella stagione 2021/22 (la prima dell’allenatore ex Cantù sulla panchina dei toscani), culminata con la sconfitta in gara 5 di semifinale playoff per mano di quella Verona poi promossa in Serie A1, non potrà non ricordarsi i canestri da 3, in penetrazione, gli assist e in generale l’elettricità che l’allora numero 22 della Giorgio Tesi Group riusciva a trasmettere con il pallone fra le mani.

Una sensazione questa chi si è cominciata a percepire fin dalle prime uscite di Jazz con indosso la casacca di Pistoia, ossia quelle in Supercoppa di A2, che alla fine hanno portato il trofeo nella bacheca della società di Massimo Capecchi.

In particolare, il classe ‘96 si è scatenato nell’atto conclusivo, realizzando la bellezza di 29 punti contro Treviglio e guadagnandosi il titolo di Mvp. Anche con l’inizio del Girone Verde, la musica non è cambiata, con il folletto statunitense a viaggiare fortissimo, esattamente come la sua squadra, fino al massimo di 33 punti fatto registrare il 14 novembre contro l’Urania Milano. A fine dicembre, ecco per Johnson un’impressionate media realizzativa di 18,7 punti ad allacciata di scarpe.

Poi il fulmine a ciel sereno: la positività al doping in occasione di un controllo del 12 dicembre 2021 e la squalifica di tre mesi. La storia con il Pistoia Basket è sembrata concludersi in quel momento, alla luce anche dell’arrivo in via Fermi di Gage Davis (tutt’altro che indimenticabile la sua parentesi in biancorosso).

E invece, a fine marzo – una volta esaurita la ’punizione’ – il club ha annunciato il ritorno del figliol prodigo. Il reintegro di Johnson nel roster a disposizione di coach Brienza ha dato un’ulteriore spinta a Della Rosa e compagni verso i playoff, chiusi dalla Tesi Group con la già citata eliminazione contro Verona e da Jazz con 16,1 punti di media a gara, prima della nuova separazione estiva. Che però non lo ha ’tolto’ dal cuore dei tifosi biancorossi.

Francesco Bocchini