La bellezza dopo il male. La terapia estetica fra speranza e nuova vita. Un servizio di successo

Sono 36 le pazienti già seguite per ritrovare femminilità e benessere. Le loro testimonianze: "Fondamentale nel processo di accettazione".

La bellezza dopo il male. La terapia estetica fra speranza e nuova vita. Un servizio di successo

La bellezza dopo il male. La terapia estetica fra speranza e nuova vita. Un servizio di successo

Molte donne hanno ritrovato un’immagine perduta e riconquistato fiducia e positività. La terapia estetica integrata nel percorso oncologico è un servizio è presente all’ospedale San Jacopo da circa un anno e mezzo e, fino ad ora, sono state 36 le pazienti seguite con 190 appuntamenti. E’ stato realizzato all’interno della radioterapia dell’ospedale, in uno spazio dedicato, grazie all’Associazione "Voglia di Vivere", attraverso il progetto "Elisa", che lo ha sovvenzionao così da consentire alle donne di usufruirne gratuitamente. Il progetto è stato accolto con favore dalla direzione sanitaria del presidio diretta dalla dottoressa Lucilla Di Renzo e dal dipartimento oncologico di cui è direttore la dottoressa Luisa Fioretto.

Ad occuparsi del servizio è la dottoressa Giada Baldini, una delle prime professioniste in questo campo in Italia ad aver creato un percorso interamente dedicato ai pazienti oncologici e che ha fortemente creduto in questo importante e innovativo progetto. "Perché troppo spesso – racconta - la malattia strappa via anche la femminilità e tornare a sorridere davanti alla specchio deve far parte del percorso di cura. La Terapia Estetica collabora attivamente a fianco delle altre terapie; le donne vengono incoraggiate a non rassegnarsi, a prendersi cura di se stesse, anche per una condizione generale di benessere Via, via che partecipano alle sedute imparano nuovamente a valorizzare il loro aspetto fisico, spesso trascurato". "Abbiamo accolto con grande favore questo progetto – ha aggiunto la dottoressa Di Renzo, direttore sanitario del presidio - perché sappiamo che terapie e farmaci possono incidere anche sull’aspetto estetico con ripercussioni dal punto di vista psicologico. Ritrovare la propria immagine aiuta sicuramente a rendere anche meno gravoso il percorso di cura e a riprendere rapporti relazionali". "Sono estremamente orgoglioso di annunciare l’introduzione del nuovo ed innovativo servizio di medicina estetica presso il nostro ospedale, fortemente voluto da me e dal dottor Marco Stefanacci, direttore della radioterapia del San Jacopo", ha aggiunto il dottor Mauro Iannopollo, direttore della struttura complessa di Oncologia Medica.

Le testimonianze di due pazienti racconto profondamente l’importanza del servizio. "Il percorso è stato molto duro perché l’accettazione della malattia e la fragilità del proprio corpo non sono stati facili da vivere – dice Federica –. Con Giada, che si è mostrata coriacea e dolce, ho cominciato a seguire i consigli e a fare piccole cose quotidiane: le sopracciglia, la yoga facciale, la trousse, indossare i colori “giusti”. All’inizio è stato un modo per riempire il tempo e dopo è diventato un gioco; alla fine è stata una cura. Grazie al percorso ho potuto mettermi in primo piano e fare cose per me, oltre la malattia", Orsola si rivolge direttamente a Giada: "La ringrazio per la sua grande professionalità, delicatezza, entusiasmo e sensibilità che mi hanno restituito il mio sorriso e l’autostima in me stessa che purtroppo viste le dinamiche erano andati persi. Prego che quante più persone possibile che si trovano a vivere un percorso oncologico possano avere la fortuna di incontrarla nella loro strada affinché possa realmente aiutarle e supportarle almeno quanto ha fatto con me". Sono parole di ritorno alla vita.