REDAZIONE PISTOIA

"La biblioteca alla Smilea è deserta, senza lettori . Investire di più in cultura"

"La biblioteca comunale alla Smilea è un deserto rispetto ad altre biblioteche dei comuni vicini". La consigliera comunale Greta Cavaciocchi...

"La biblioteca comunale alla Smilea è un deserto rispetto ad altre biblioteche dei comuni vicini". La consigliera comunale Greta Cavaciocchi interviene a nome del gruppo di centrodestra "Noi Per Montale" firmando un comunicato dal titolo "Cultura, questa sconosciuta a Montale ?".

"Chiudiamo il 2024 con il grande rammarico – afferma Cavaciocchi – di non essere riusciti a portare la cultura al centro delle priorità del Comune di Montale. La biblioteca comunale è in uno dei posti più suggestivi del nostro territorio, pieno di storia, ma vuoto in termini di presenze da parte dei lettori. Da parte del nostro gruppo – aggiunge la consigliera di Noi per Montale – molteplici sono state le proposte, come quella di creare un comitato di gestione con i cittadini per rivitalizzare non solo la biblioteca comunale “Michele Fiesoli“, ma anche il castello della Smilea.

I cittadini avrebbero potuto partecipare attivamente allo sviluppo della biblioteca consigliando i libri da acquistare e scegliere a quali quotidiani abbonarsi rendendoli così fruibili per tutta la popolazione. A differenza di quanto ci è stato contestato in consiglio – sostiene Cavaciocchi – la lettura del giornale cartaceo resta ancora una consuetudine per molti cittadini. Tutto questo per far diventare la Smilea e la biblioteca un vero punto di incontro, di ritrovo e di aggregazione.

Tutte proposte che sono state respinte e non riusciamo a capirne il motivo dato non si parlava di spese onerose per proposte di notevole rilevanza". Secondo il centrodestra "la chiusura a tali iniziative è segno di un completo disinteresse verso lo sviluppo della cultura a Montale".

L’augurio per il 2025 della consigliera Cavaciocchi e del suo gruppo è che "vengano previsti molti più investimenti nella cultura a partire dalla biblioteca e che siano ascoltate richieste avanzate nell’interesse dei cittadini anche se provengono dall’opposizione e non dalla maggioranza".

Giacomo Bini