
La chitarra di Gigli non suona più. Maresca ha perso il suo musicista
La morte di Giovanni Gigli toglie a Maresca una delle più belle figure degli anni d’oro, quelli in cui il paese era una sorta di centro del mondo e Giovanni Gigli, musicista raffinato, ne era uno degli interpreti più apprezzati. A fianco dell’attività di musicista, che esercitava con il gruppo dei Vageri, rimangono nella storia le serate alla Bussola di Bernardini a Focette, in quella Versilia ruggente che negli anni ’70 spopolava. Tra le frequentazioni si ricorda Mina.
Dopo la musica si era dedicato alla cucina, anche in quel campo si era dimostrato uomo dalle eccellenti capacità, aveva gestito più di un albergo assieme al cognato, anche lui musicista. Si ricordano la pensione Bellombra e Le Ginestre a Maresca e l’Albergo Bellavista a Le Piastre. Tutto senza abbandonare l’attività di famiglia che consisteva in un elegante negozio fondato dai genitori Mario e Nada, in via Risorgimento, nel centro del paese, sulla cui facciata spicca la scritta con la sua firma. Dal carattere franco, dotato di una risata coinvolgente sapeva prendere le conversazioni, anche quelle spigolose, con un elegante distacco, mai ovvio o banale. Capitava spesso, quando nella buona stagione si esercitava alla chitarra con la finestra aperta, di vedere persone fermarsi ad ascoltare la musica, senza sapere da dove venisse, ma subendone il fascino. Giovanni Gigli aveva 75 anni, malato da qualche tempo, lascia la moglie, due figlie, quattro nipoti e un paese avvolto dalla tristezza. Con Giovanni se ne va un simbolo, una di quelle persone che hanno saputo segnare un’epoca.
Sulla rete sono innumerevoli gli attestati di stima e di affetto, le condoglianze alla famiglia sono in gran numero, e in continuo aumento.
I funerali si svolgeranno oggi, giovedì 25 gennaio, alle ore 15, nella chiesa parrocchiale di Maresca. Giovanni riposerà nel cimitero del paese.
Andrea Nannini