Un dato significativo, specie in questi tempi, la riscoperta dei negozi di vicinato per lo shopping natalizio. Del resto proprio loro, ricordiamolo, hanno avuto un ruolo determinate durante i mezzi lunghi e difficilissimi dell’emergenza sanitaria. Durante il Covid il negozio di città, o di paese, è stato "vitale" per molte famiglie, specialmente per le persone più anziane. E’ stato in quei momenti che si è riscoperto il loro grande valore. E la corsa ai regali, quest’anno, li sta premiando.
Lo sottolinea Confesercenti proprio in queste ore nelle quali con i pacchi siamo allo sprint finale. Sono queste le ore nelle quali circa 3 italiani su 4 andranno a caccia degli ultimi doni da mettere sotto l’albero. In media, i nostri concittadini – spiega una nota – progettano di spendere 223 euro per i regali natalizi, il 13% in più dello scorso anno. A dare la spinta, però, è anche l’aumento dei prezzi: al netto dell’inflazione sui beni, l’incremento di spesa sul 2022 si riduce al +6%.
Sono dati che emergono da un sondaggio Confesercenti-Ipsos e che ci offrono il polso della situazione del mondo del commercio. Quest’anno i Babbo Natale, anche per via del calendario, sono un po’ in ritardo: solo uno su quattro – il 25% – degli intervistati ha già terminato l’acquisto di doni e c’è anche un 11% che non riuscirà a finire i suoi acquisti prima della vigilia. Il rush finale è ‘facilitato’ anche dalle ultime tredicesime.
Nella top ten delle intenzioni di acquisto per un regalo dell’ultimo minuto, spiccano i capi d’abbigliamento (51% delle indicazioni), seguiti dai prodotti di profumeria (45%) e dai libri (44%), giochi e giocattoli (38%), accessori di moda (33%), regali gastronomici (29%), prodotti tecnologici e gioielleria (entrambi al 24%), arredamento e prodotti per la casa, calzature e videogiochi (tutti al 20%). Il 10%, invece, segnala l’intenzione di regalare un viaggio, un dato in ascesa rispetto al 7% dello scorso anno.
Ma ecco il dato più importante- Il negozio "fisico" continua ad avere un ruolo centrale negli acquisti di Natale, in particolare nella settimana finale, quando i tempi di spedizione mettono ‘fuori gioco’ l’eCommerce. Crescono le indicazioni per i negozi monomarca delle grandi catene retail (33%, era il 29%), ma anche per i negozi nei centri commerciali, che raccolgono il 52% delle
preferenze contro il 46% del Natale 2022. In lieve flessione il canale degli ipermercati, che scende al 24% delle indicazioni, e le attività di vicinato (20%). Ma, a sorpresa, si assiste a una crescita della preferenza per i negozi di quartiere da parte dei giovani tra i 18 e i 34 anni: la quota passa dal 20 al 22%. Il 14%, invece, si rivolgerà a un mercatino per comprare almeno uno dei regali da mettere sotto l’albero.
"I giorni che precedono il Natale sono determinanti per gli acquisti natalizi e per il commercio di Pistoia, Montecatini, della montagna, della Valdinievole e della piana – spiega – Stefano Giachetti, vicedirettore provinciale Confesercenti:. Le attività si sono impegnate tantissimo per garantire un servizio eccellente per le comunità: i negozi di prossimità svolgono un ruolo centrale e quindi ribadiamo l’invito ad acquisti “locale” per sostenere le attività del territorio". Infatti la fitta rete di esercizi rimane strettamente legata al territorio in cui opera e svolge quotidianamente un ruolo di presidio sociale nella comunità di appartenenza.